2010-08-21 15:32:20

Iran: al via l'attività della prima centrale nucleare nella storia del Paese


E’ iniziata oggi, nella centrale nucleare iraniana di Bushehr, l’attività di caricamento del combustibile. La struttura, di costruzione russa, comincerà ad essere operativa entro due o tre mesi. L’avvio delle operazioni, avvenuta sotto il controllo degli osservatori dell’Aiea, l’Agenzia dell’Onu per l’energia atomica, alimenta, tuttavia, le preoccupazioni internazionali per un possibile uso del nucleare da parte di Teheran a scopi bellici e non solo civili. Il servizio di Giancarlo La Vella:RealAudioMP3

Per l’Iran è un momento storico. La centrale di Bushehr, oltre a significare un importante affrancamento per la produzione di energia a basso costo, consente di mantenere il punto di fronte alle richieste internazionali di una sospensione dell’attività nucleare. I tecnici dell’Aiea hanno aperto e controllato stamani le 82 tonnellate di combustibile atomico in barre di uranio, che consentiranno alla struttura di entrare in funzione entro la fine dell’anno. Durante la cerimonia di inaugurazione, i responsabili iraniani hanno ribadito che la centrale consentirà di produrre elettricità sufficiente per rispondere alla crescente domanda interna di energia. Sottolineato, dunque, l’utilizzo esclusivamente civile della struttura. Ma queste dichiarazioni non placano le preoccupazioni internazionali. Il 12 luglio scorso proprio il presidente russo, Medvedev, aveva avvertito che l’Iran è ormai vicino a dotarsi del materiale per costruire una bomba atomica. Per questo si guarda, oltre che all’Aiea, soprattutto al personale russo per la messa in atto dei controlli necessari, affinché l’energia prodotta venga utilizzata esclusivamente a scopi civili. Intanto, il responsabile iraniano per l’energia nucleare, Ali Akbar Salehi, getta benzina sul fuoco, dichiarando in un’intervista che l’Iran, dopo Bushehr, continuerà anche ad arricchire in proprio l’uranio. La dichiarazione segue a quella del presidente iraniano, Ahmadinejad, che ieri si è detto pronto a colloqui diretti con le potenze mondiali, per arrivare ad un accordo di scambio di combustibile nucleare.

Afghanistan
Nuove vittime civili in un’operazione della Nato in Afghanistan. Si tratta di una donna e di due bambini finiti al centro di un combattimento tra i militari e sei guerriglieri, avvenuto venerdì scorso. L’Isaf ha espresso “profondo rammarico” assicurando che indagherà sull’accaduto e che continuerà ad impegnarsi per ridurre le vittime civili. Intanto, oggi è stata diffusa la notizia della morte di un altro soldato della coalizione internazionale, avvenuta ieri nel sud.

Yemen
Nello Yemen almeno 11 militari hanno perso la vita durante scontri con miliziani di Al Qaeda. Lo ha fatto sapere il Ministero degli interni di Sanaa, precisando che l’episodio è avvenuto ieri sera nella zona meridionale del Paese.

Australia elezioni
In Australia, il partito laburista della premier Gillard è in vantaggio nelle elezioni legislative odierne. Lo spoglio, a poche ore dalla chiusura delle operazioni di voto, è giunto al 58 per cento e la formazione ha ottenuto 68 seggi contro i 62 dell’opposizione conservatrice. Sembra confermato il testa a testa previsto dai sondaggi che hanno paventato l’ipotesi che nessuno raggiunga la soglia dei 76 seggi necessaria per governare da solo. Secondo gli esperti l’esito finale della tornata è legato ai risultati di molte circoscrizioni marginali.

Russia terrorismo
Le forze speciali russe hanno annunciato l’uccisione del presunto organizzatore del duplice attentato suicida contro la metropolitana di Mosca, che lo scorso mese di marzo provocò 40 morti. Le autorità locali hanno precisato che si è trattato di un blitz condotto nella Repubblica caucasica del Daghestan, in cui sono state uccise anche altre quattro persone.

Francia economia
La Francia ha corretto al ribasso la previsione di crescita per il 2011, che dal 2,5 passa ora al 2 per cento. Il nuovo dato è contenuto in un documento pubblicato al termine di una riunione straordinaria svoltasi ieri tra il presidente Sarkozy e i responsabili di governo per l’economia. Anche il Fondo Monetario Internazionale aveva definito troppo ottimista la precedente stima, chiedendo alla Francia ulteriori sforzi nei tagli di spesa per riportare entro il 2013 il deficit al 3 per cento del Prodotto Interno Lordo. L’Eliseo ha tuttavia confermato il raggiungimento – o il superamento – della previsione di crescita per il 2010 dell’1,4 per cento.

Italia - politica
Nuovo vertice del Pdl a Roma, indetto dal premier Berlusconi per fare il punto sull’organizzazione dei circoli del partito sul territorio. L’appuntamento all’indomani dell’incontro di ieri in cui la formazione ha ribadito l’intenzione di chiedere la fiducia sul nuovo programma di governo. L’ipotesi alternativa resta quella del voto anticipato. I finiani hanno fatto sapere che non c’è alcun “problema per la tenuta della maggioranza”. Dura, invece, la replica delle opposizioni che parlano di fallimento del governo. Il Pd, comunque, si è detto pronto al voto.

Cina - latte melamina
Nuovo scandalo del latte in polvere contaminato dalla melamina in Cina. Sequestrate più di cento tonnellate di prodotto nel nord del Paese. Le autorità – riportano media locali - hanno eseguito sei arresti e oltre 40 fermi. Nel 2008 il latte avvelenato dalla sostanza chimica, utilizzata per produrre materie plastiche, provocò la morte di 6 bambini e l’intossicazione di altri 300 mila in tutto il Paese.

Cina - inondazioni
In Cina almeno 50 mila persone sono state evacuate stamattina per lo straripamento di un fiume, a causa delle forti piogge, nella provincia nord orientale del Liaoning, dove sono crollate oltre 200 abitazioni. Nella zona manca inoltre l’elettricità e molte strade sono completamente allagate.

Libia - Lockerbie
Nessuna celebrazione ufficiale si è svolta a Tripoli per il primo anniversario del rilascio dell’ex 007 libico condannato all’ergastolo per l’attentato aereo di Lockerbie del 1988 e liberato dal governo scozzese per motivi umanitari, a causa delle sue precarie condizioni di salute. La scelta è avvenuta in seguito alle pressioni di Londra, che ha chiesto alle autorità del Paese africano di mantenere un basso profilo. In queste ore la Casa Bianca è tornata peraltro a definire “un errore” il rilascio dell’uomo. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 233

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