2010-08-20 15:00:06

Cautela da israeliani e palestinesi sulla ripresa dei colloqui diretti sotto l'egida Usa


C’è attesa per il comunicato ufficiale da parte della Casa Bianca che potrebbe sancire la ripresa dei colloqui diretti tra israeliani e palestinesi. Secondo fonti dell’Amministrazione Usa e le due parti, citate dalla stampa americana, Netanyahu e Abu Mazen avrebbero accettato l’invito del presidente Obama ad incontrarsi il prossimo 2 settembre a Washington. Tuttavia in queste ore prevale la cautela. Fino ad ora non è giunta alcuna conferma né da parte israeliana né da quella palestinese.

Corea del Nord-Nucleare
Via libera della Corea del Nord alla ripresa dei colloqui a sei con le grandi potenze internazionali sul suo programma atomico. Pyongyang ha garantito la sua disponibilità alla Cina, che guida da sempre l’opzione negoziale con il regime nordcoreano. Stefano Leszczynski ha intervistato Francesco Sisci, corrispondente da Pechino per il quotidiano La Stampa:RealAudioMP3

R. - La cosa nuova è che questo accordo per il ritorno ai colloqui sia stato fatto solo con la Cina. Quindi, oggi la Cina si trova in condizioni di andare dall’America e in qualche modo trattare le condizioni per la ripresa dei colloqui a sei. Questi colloqui non sono una questione certo semplice e lineare, perché è possibile che la Cina non voglia parlare solo di Nord Corea e di nucleare nord coreano, ma voglia invece parlare in generale di tutta la strategia americana intorno alla Cina. Quello che abbiamo, però, è certamente l’apertura di una stagione di colloqui.

D. - Una stagione di colloqui che vengono giocati sul terreno di un Paese che, tuttavia, resta diviso e qualsiasi tentativo di riavvicinamento e di unificazione, che viene insistentemente frustrato…

R. - In realtà, il problema cruciale della Corea è che non c’è nessuno che voglia la sua riunificazione. Il Nord naturalmente non può, il Sud non lo vuole, perché si tratterebbe di assumersi dei costi giganteschi. Giappone, Cina ed altri sono anche diffidenti sulla possibilità di una riunificazione, che creerebbe molti problemi e cambierebbe i tanti equilibri geopolitici nella regione.

D. - Com’è la situazione della Corea del Nord e, soprattutto, in cosa consistono gli aiuti cinesi?

R. - Gli aiuti cinesi sono per la grandissima parte solo granaglie, riso, cereali e olio pesante, che serve per i riscaldamenti. Senza questi aiuti, naturalmente la Nord Corea sarebbe alla fame e al freddo e questo sì farebbe crollare la Nord Corea. Questo è uno dei punti di divergenza con alcuni settori americani. Vale o non vale la pena far crollare la Nord Corea? Secondo i cinesi no, perché una Nord Corea veramente allo stremo è ancora più pericolosa e potrebbe lanciare missili, potrebbe cercare di far crollare o comunque danneggiare molto l’economia e la politica dei Paesi vicini.

Iran nucleare
Oggi il presidente iraniano Ahmadinejad ha annunciato che il suo Paese è pronto alla ripresa immediata dei negoziati con le potenze occidentali sullo scambio di combustibile nucleare per l’arricchimento dell’uranio avviato dalla Repubblica Islamica. Solo ieri però la guida spirituale del Paese, l'ayatollah Ali Khamenei, aveva detto che l'Iran sarebbe disponibile per i negoziati, ma a senza gli Stati Uniti.

Russia - Armenia
Russia ed Armenia hanno esteso la loro alleanza militare fino al 2044. L’accordo, firmato oggi a Yerevan dal presidente russo Medvedev e il suo collega armeno Sargsyan, estende quello siglato nel 1995 che prevedeva la presenza dei soldati russi fino al 2020. Attualmente nel Paese si contano circa 3 mila 500 militari di Mosca. Secondo gli analisti il patto ha conseguenze sui complessi rapporti fra l’Armenia e l’Azerbaigian.

Thailandia
La Thailandia ha decretato l’estradizione negli Stati Uniti di un trafficante di armi russo, un’ex ufficiale dell’aviazione sovietica detenuto a Bangkok dal 2008. Una Corte d’appello della capitale ha accolto la richiesta avanzata delle autorità statunitensi, che in un primo tempo era stata rifiutata. Mosca ha definito la decisione “illegale” e “frutto di pressioni”, chiedendo la liberazione dell’uomo.

Russia - roghi
Il presidente russo Medvedev ha revocato lo stato di emergenza per altre tre regioni del centro della Russia, dopo gli incendi e le alte temperature delle settimane scorse. Il provvedimento resta in vigore solo attorno alla città di Riazan, dove i pompieri continuano a lavorare contro le fiamme. A Mosca piove spesso e il cielo è completamente ripulito dallo smog. Secondo gli organi di stampa locali il bilancio complessivo dei roghi è di 54 morti e oltre 5 mila senza tetto.

Italia-Cossiga
E’ stato sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero monumentale di Sassari il feretro del presidente emerito della repubblica Francesco Cossiga. Dopo i funerali a Roma, ieri l’ultimo saluto nella sua città natale. Le esequie, nella chiesa di San Giuseppe, sono state officiate dall’arcivescovo di Sassari, mons. Atzei, e dal vescovo di Nuoro, mons. Meloni, che ha ricordato la sua scelta di una cerimonia semplice parlando di “un ritorno alla culla, alla sua famiglia e alla sua comunità”.

Italia-politica
Politica Italiana. Vertice del Pdl oggi a Roma per la verifica nuovo programma di governo da presentare ai finiani. Il documento – forse a settembre - potrebbe essere sottoposto al voto di fiducia in parlamento. In caso di bocciatura il premier Berlusconi è intenzionato a chiedere elezioni anticipate. Dello stesso avviso la Lega, con il leader Bossi che ha chiesto il voto già a novembre o a dicembre e le dimissioni del presidente della Camera, Fini. Il Pd preme invece per una convocazione urgente delle Camere. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 232

E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.