2010-08-19 14:41:39

Francia: polemiche per il rimpatrio dei rom


Crescono in Francia le polemiche per la decisione del presidente Sarkozy di rimpatriare gli stranieri irregolari. Oggi sono tornati in Romania i primi 93 rom. Proprio da Bucarest sono arrivate dure proteste e anche l’Unione Europea ha richiamato le autorità francesi al rispetto delle leggi sulla libera circolazione dei cittadini. Parigi ha risposto che le misure sono in linea con i trattati e che l’obiettivo è quello di rimpatriare 700 persone entro la fine del mese. Sulla situazione, Alessandra De Gaetano ha sentito Antonio Stango, presidente del Comitato italiano Helsinki:RealAudioMP3

R. - Il problema credo sia quello di avere dei rimpatri o su base volontaria, quando questo accade, o su base di un decreto di espulsione quando ve ne siano i termini legali ma individuali, quindi mai di massa e non certamente sulla base dell’etnia.

D. - Facciamo luce proprio su questo discorso dei rimpatri. Si tratta, in questo caso, di rimpatri volontari o forzati?

R. - Da quello che dicono le autorità francesi, questi primi rimpatri sarebbero tutti volontari e c’è un contributo economico di alcune centinaia di euro per coloro che accettano di essere rimpatriati. Vi saranno comunque anche dei rimpatri ordinati, in seguito a violazioni di leggi e ai principi generali dell’ordine pubblico.

D. - La questione dei rimpatri è strettamente legata con il discorso dei rientri clandestini. Come garantire, allora, la sicurezza e, allo stesso tempo, il rispetto dei diritti umani?

R. - Bisogna essere sicuri che i rimpatri non avvengano in massa e non avvengano su base etnica, perché questo sarebbe intollerabile, sarebbe una manifestazione, di fatto, di razzismo e sarebbe contraria ai principi del diritto internazionale e ai principi del diritto interno comunitario. Se queste espulsioni avvengono su base individuale, la cosa può essere legittima. Se il ritorno viola un decreto legittimamente motivato di espulsione, questo può essere un reato; se il ritorno avviene liberamente, a questo punto non c’è di per sé un motivo per espellere la persona.

D. - Da oggi Lourdes raccoglie tra otto mila e dieci mila pellegrini rom e provenienti da etnie di zingari. Probabilmente per paura i negozianti hanno chiuso le loro attività commerciali. Una scelta, secondo lei, che richiama atteggiamenti di xenofobia?

R. - Sì. Richiama una paura del diverso. Bisogna assicurare condizioni di dignità a tutte le persone presenti in un determinato territorio con un patto di legalità, rispetto delle leggi, rispetto dell’ordine pubblico, rispetto sempre della dignità umana.







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