Vertice dell'Africa Australe: un paniere alimentare africano contro l’insicurezza
alimentare
Cooperare per progredire tutti quanti è stata la parola d’ordine che ha scandito i
lavori del 30.mo vertice della Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe concluso
ieri a Windhoek. Riuniti nella capitale della Namibia, i governanti del cono meridionale
del continente, hanno preso atto dei progressi compiuti dall’esecutivo di unità nazionale
dello Zimbabwe, valutato le crisi politiche di Madagascar e Lesotho, individuato possibili
iniziative per una più efficace integrazione regionale. In particolare si è parlato
di far convergere gli sforzi comuni sulla lotta all’insicurezza alimentare. Su questa
tematica sono state avanzate diverse proposte dal presidente del Malawi, Bingu Wa
Mutharika, che si è detto pienamente convinto che sia possibile debellare l’elevata
mortalità infantile, che affligge l’Africa, entro il 2015. L’Africa, ha sottolineato
il presidente del Malawi citato dalla Misna, “ha cibo sufficiente. Quello che dobbiamo
fare ora è trovare le maniere in cui garantirlo a tutti. E’ assurdo soffrire l’insufficienza
alimentare quando c’è da mangiare per tutti”. Presidente di un Paese, il Malawi, che
grazie ad una ‘agricoltura virtuosa’ è riuscito a sconfiggere la fame, Wa Mutharika
ha sottolineato la necessità di aumentare gli investimenti nelle tecnologie dell’informazione
e della comunicazione per promuovere lo scambio di beni, persone e servizi e dare
nuovo impulso al settore agricolo grazie all’interazione tra i 15 Paesi del blocco,
fino a raggiungere l’intero continente. Il presidente del Malawi ha quindi invitato
tutti i colleghi ad unirsi alla proposta denominata 'African Food Basket', il ‘Paniere
alimentare africano’, un nuovo approccio, ha spiegato, “che fa dell'agricoltura e
la sicurezza alimentare un trampolino di lancio per la crescita”. La proposta intende
impegnare l’Africa e tutti i suoi partner a focalizzarsi su agricoltura e sicurezza
alimentare per i prossimi cinque anni attraverso interventi innovativi che includono
sussidi e investimenti in scienza e tecnologia, coinvolgendo anche il settore privato.
“Per far sì che l’Africa sia capace di dare da mangiare alla sua popolazione occorrono
grandi sforzi per arrivare all’autosufficienza in ogni Paese” ha detto ancora Wa Mutharika,
mettendo l’accento anche sull’importanza delle infrastrutture per i trasporti necessarie
a servire le nazioni senza sbocco al mare. “Il Malawi è un Paese pioniere nello sviluppo
del suo sistema interno di porti fluviali per connettersi all’Oceano Indiano, un sistema
che raggiungerà anche Mozambico, Tanzania, Zambia, Zimbabwe, così come Rwanda e Burundi”
ha concluso il presidente. (M.G.)