Udienza generale: appello del Papa per gli alluvionati in Pakistan. Nella catechesi,
il ricordo di san Pio X: ogni cosa si rinnova in Cristo
Udienza generale nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Il Papa ha
lanciato un accorato appello per le popolazioni alluvionate del Pakistan. Nella catechesi
si è soffermato sulla figura di san Pio X, Papa, di cui sabato prossimo si celebra
la memoria liturgica. Il servizio di Sergio Centofanti.
Il pensiero
del Papa è andato “alle care popolazioni del Pakistan” colpite da alluvioni che hanno
provocato numerosissime vittime, lasciando molte famiglie senza casa:
“Mentre
affido alla bontà misericordiosa di Dio quanti sono tragicamente scomparsi, esprimo
la mia spirituale vicinanza ai loro familiari e a tutti coloro che soffrono a causa
di questa calamità. Che non manchi a questi nostri fratelli, così duramente provati,
la nostra solidarietà e il concreto sostegno della Comunità internazionale!”
Nella
catechesi, Benedetto XVI ha parlato di san Pio X, sottolineandone alcuni tratti “utili
anche per i Pastori e i fedeli” di oggi. Nato in provincia di Treviso nel 1835 da
famiglia contadina, Giuseppe Sarto fu ordinato sacerdote a 23 anni mostrando subito
“quel profondo amore a Cristo e alla Chiesa, quell’umiltà e semplicità e quella grande
carità verso i più bisognosi, che furono caratteristiche di tutta la sua vita”. Nel
1884 fu nominato vescovo di Mantova e nel 1893 patriarca di Venezia. Il 4 agosto 1903,
venne eletto Papa, “ministero che accettò con esitazione, perché non si riteneva all’altezza
di un compito così alto”. Ma in realtà non fu così: “Il Pontificato
di san Pio X ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e fu caratterizzato
da un notevole sforzo di riforma, sintetizzata nel motto Instaurare omnia in Christo,
‘Rinnovare tutte le cose in Cristo’”.
Numerose le iniziative di
Pio X: la riorganizzazione della Curia Romana, l’avvio dei lavori per la redazione
del Codice di Diritto Canonico, la revisione degli studi e dell’“iter” di formazione
dei futuri sacerdoti, con la fondazione di vari Seminari regionali. Ebbe molto a cuore
la formazione dottrinale del Popolo di Dio e fin dagli anni in cui era parroco aveva
redatto un catechismo e durante l’Episcopato a Mantova aveva lavorato affinché si
giungesse ad un catechismo unico, se non universale, almeno italiano:
“Da
autentico pastore aveva compreso che la situazione dell’epoca, anche per il fenomeno
dell’emigrazione, rendeva necessario un catechismo a cui ogni fedele potesse riferirsi
indipendentemente dal luogo e dalle circostanze di vita. Da Pontefice approntò un
testo di dottrina cristiana per la diocesi di Roma, che si diffuse poi in tutta Italia
e nel mondo. Questo Catechismo chiamato ‘di Pio X’ è stato per molti una guida sicura
nell’apprendere le verità della fede per il linguaggio semplice, chiaro e preciso
e per l’efficacia espositiva”.
Notevole attenzione dedicò anche
alla riforma della Liturgia, in particolare della musica sacra, per condurre i fedeli
ad una più profonda vita di preghiera e ad una più piena partecipazione ai Sacramenti:
“Egli
afferma che il vero spirito cristiano ha la sua prima e ed indispensabile fonte nella
partecipazione attiva ai sacrosanti misteri e alla preghiera pubblica e solenne della
Chiesa. Per questo raccomandò di accostarsi spesso ai Sacramenti, favorendo la frequenza
quotidiana alla Santa Comunione, bene preparati, e anticipando opportunamente la Prima
Comunione dei bambini verso i sette anni di età, 'quando il fanciullo comincia a ragionare'”.
"Fedele
al compito di confermare i fratelli nella fede, san Pio X, di fronte ad alcune tendenze
che si manifestarono in ambito teologico alla fine del XIX secolo e agli inizi del
XX, intervenne con decisione, condannando il 'Modernismo', per difendere i fedeli
da concezioni erronee e promuovere un approfondimento scientifico della Rivelazione
in consonanza con la Tradizione della Chiesa". Nel 1909 fondò il Pontificio Istituto
Biblico. Gli ultimi mesi della sua vita furono funestati dai bagliori della guerra:
“L’appello
ai cattolici del mondo, lanciato il 2 agosto 1914 per esprimere «l’acerbo dolore»
dell’ora presente, era il grido sofferente del padre che vede i figli schierarsi l’uno
contro l’altro. Morì di lì a poco, il 20 agosto e la sua fama di santità iniziò a
diffondersi subito presso il popolo cristiano”.
Ma cosa lascia
a noi oggi san Pio X:
“Cari fratelli e sorelle, san Pio X insegna
a noi tutti che alla base della nostra azione apostolica, nei vari campi in cui operiamo,
ci deve essere sempre un’intima unione personale con Cristo, da coltivare e accrescere
giorno dopo giorno. Questo è il nucleo di tutto il suo insegnamento e di tutto il
suo impegno pastorale. Solo se siamo innamorati del Signore, saremo capaci di portare
gli uomini a Dio ed aprirli al Suo amore misericordioso e così aprire il mondo alla
misericordia di Dio”.