Aumenta il Pil nell'area Ocse, la Germania al primo posto
“La Germania e il Regno Unito guidano la crescita nell’Unione Europea mentre la ripresa
rallenta nel Giappone e negli Stati Uniti”. Lo comunica l’Ocse precisando che nel
secondo trimestre il Prodotto interno lordo nell’area è cresciuto del 2,8 per cento
rispetto all’anno scorso. In Germania, in riferimento al trimestre precedente, il
Pil ha registrato un incremento del 2,2 per cento a fronte dello 0,1 e dello 0,6 per
cento di Giappone e Stati Uniti.
Raid israeliani L’aviazione israeliana
ha condotto quattro raid nelle ultime 24 ore contro la Striscia di Gaza, senza tuttavia
causare vittime o feriti. Un portavoce dell’esercito dello Stato ebraico ha precisato
che si tratta di una risposta ai colpi di mortaio sparati ieri contro il territorio
israeliano. Colpiti obiettivi situati vicino alla città di Rafah e a nord di Khan
Yunes, nei pressi della frontiera con l'Egitto.
Iraq In Iraq si sta
creando un “pericoloso vuoto di potere” che rischia di fare perdere agli Stati Uniti
“tutto il Medio Oriente”. Così il ministro degli Esteri iracheno dal 2003, Zerbari
secondo il quale con il prossimo ritiro delle truppe americane – che inizierà fra
meno di due settimane - nel Paese “si moltiplicano le interferenze destabilizzanti”.
Sul terreno intanto la violenza non si placa. Sei persone hanno perso la vita in diversi
episodi avvenuti in mattinata.
Russia allarme bomba Evacuati gli
uffici del World Trade Center di Mosca, che si trovano nei pressi della sede del governo
russo, dopo una telefonata anonima che segnalava la presenza di un ordigno. La polizia,
assieme alla unità cinofile, sta ispezionando il complesso. Nella capitale, intanto,
sono state rafforzate le misure di sicurezza in seguito ai due attentati messi a segno
ieri in Ossezia del Nord e nel Caucaso settentrionale. Istituiti accurati controlli
nei trasporti pubblici, con particolare attenzione a quanti giungono proprio dalla
regione caucasica.
Usa-Nato-Obama Il presidente degli Stati Uniti,
Barack Obama, ha confermato che parteciperà al vertice della Nato, in calendario a
Lisbona il 19 e il 20 novembre. Al centro della riunione i progressi in Afghanistan
e il rafforzamento dell’alleanza atlantica.
Moschea Usa I leader
musulmani americani sarebbero pronti a rinunciare al progetto di costruire una moschea
nei pressi di Ground Zero. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, che cita fonti
anonime vicino alla comunità islamica di New York, l’annuncio arriverà nei prossimi
giorni. La decisione sarebbe collegata alle dure critiche dei familiari delle vittime
dell’11 settembre ma anche alla parziale retromarcia sul via libera alla realizzazione
della struttura da parte del presidente Obama.
Cina-Pentagono La
Cina ha criticato gli Stati Uniti per il rapporto del Pentagono sull'espansione militare
cinese pubblicato lunedì scorso. “Non giova al miglioramento e allo sviluppo delle
relazioni militari” tra i due Paesi, ha fatto sapere un portavoce del Ministero della
difesa di Pechino. Il dossier sostiene che la Cina continua "senza soste'' a rafforzare
il proprio apparato militare in vista di un eventuale attacco a Taiwan e con l’obiettivo
di affermare la propria supremazia nell'Oceano Pacifico.
Censimento Cina In
Cina le autorità mobiliteranno 6 milioni di ispettori per il censimento della popolazione
che si svolgerà dal primo al 10 novembre prossimi. Secondo la stampa locale, l’Ufficio
nazionale per le statistiche renderà noti i risultati nella primavera del 2011. Si
prevede una spesa del governo centrale di 700 milioni di yuan (80 milioni di euro)
mentre quella dei governi locali dovrebbe avvicinarsi ai 7 miliardi di yuan (circa
800 milioni di euro). Nell'ultimo censimento del 2000, la popolazione è risultata
essere di 1,29 miliardi di persone.
Spagna-Marocco Sale la tensione
tra Spagna e Marocco. Per la seconda volta negli ultimi giorni, attivisti marocchini
hanno bloccato l’arrivo di prodotti alimentari e di materiale per la costruzione nella
città di Melilla, l’enclave spagnola in territorio marocchino. Gli episodi avvengono
dopo la presentazione da parte di Rabat di 5 note di protesta contro presunti maltrattamenti
di agenti spagnoli nei confronti di cittadini marocchini. La polizia di Madrid ha
invece denunciato aggressioni alle funzionarie di pubblica sicurezza donne alla frontiera.
Lunedì in programma un colloquio fra i ministri degli Interni dei de Paesi.
Francia
Immigrazione Partirà domani il primo volo destinato a ricondurre i rom espulsi
dalla Francia verso i loro Paesi d’origine, dopo lo smantellamento di 51 campi illegali
in tutto il territorio francese. Parigi ha fatto sapere che 700 persone saranno rimpatriate
in Bulgaria e Romania entro la fine di agosto. La decisione ha provocato polemiche
da parte dell’opposizione e delle associazioni dei diritti umani. Dura anche la reazione
della stampa bulgara che parla di “deportazione”.
Al Qaeda-Francia Al
Qaeda per il Maghreb islamico ha minacciato vendetta contro la Francia e i suoi “figli”
per il fallito blitz compiuto a fine luglio in Mauritania da forze francesi appoggiate
da quelle locali contro un campo dei terroristi, con l’obiettivo di liberare un ostaggio
francese. In un messaggio via Internet l’organizzazione istiga le tribù ad unirsi
a loro contro il presidente Sarkozy, etichettato come ''nemico di Dio''.
India
- crollo scuola Tragedia in India. Almeno 17 bambini hanno perso la vita nel
crollo di una scuola, avvenuto nello Stato settentrionale dell’Uttarakhand, a causa
di un violento monsone che si è abbattuto nella zona. Il bilancio delle vittime potrebbe
aumentare. Le autorità locali hanno fatto sapere che le squadre di soccorso continuano
le ricerche fra le macerie, “perchè altre persone avrebbero potuto trovarsi all'interno
dell'edificio al momento del crollo”.
Congo - soldati uccisi Nella
Repubblica democratica del Congo un gruppo di ribelli ha ucciso tre caschi blu indiani
delle Nazioni Unite nel loro accampamento a Kirumba. Altri sette soldati sono rimasti
feriti nell’attacco condotto, secondo le prime informazioni, da una milizia congolese
denominata Mai-Mai.
Gabon-Indipendenza Tutto il Gabon in festa per
celebrare i cinquant’anni d’indipendenza dalla Francia, ottenuta il 17 agosto 1960.
Le celebrazioni si sono chiuse oggi con la tradizionale parata militare. Il presidente
della Repubblica, Ali Bongo Ondimba, in un discorso alla nazione, parlando del futuro
del Paese, ha annunciato l’apertura settembre, a port Gentil, dell’istituto del gas
e del petrolio e la prossima costruzione di una strada nazionale che collega la capitale
Libreville con Franceville nel sud est del Paese.
Sciopero Sudafrica In
Sudafrica oggi sciopero degli impiegati pubblici. Più di un milione i lavoratori interessati
per chiedere salari più alti. A fornire la cifra il maggiore sindacato del Paese,
Cosatu, che, dopo la serrata della settimana scorsa, ha minacciato l’inizio di un’agitazione
prolungata.
Colombia - Usa La Colombia boccia l’accordo militare
con gli Stati Uniti, perché “incostituzionale”. Alla Corte costituzionale si è rivolto
un gruppo di avvocati che lo ritiene non conforme ad alcuni principi costituzionali.
Il servizio di Elisa Castellucci:
La Corte
costituzionale colombiana ha respinto ieri l’accordo stipulato nel 2009 tra Washington
e Bogotà che permette ai soldati statunitensi di avere accesso e utilizzare almeno
sette basi militari in Colombia. Il presidente della Corte, Mauricio Gonzalez, ha
dichiarato che l’intesa implica nuovi obblighi per lo Stato colombiano e una prolungazione
di doveri antecedenti. L’accordo firmato il 30 ottobre 2009 dall’ambasciatore degli
Stati Uniti William Brownfield e dal ministro degli Esteri colombiano Jaime Bermudez,
aveva scatenato accese proteste già nei mesi precedenti alla firma negli altri Paesi
latinoamericani. Alla Corte costituzionale si era rivolto un gruppo di avvocati attivo
nella difesa dei diritti umani che ritenevano l’intesa incostituzionale, perché offriva
l’immunità ai militari statunitensi. Presentato da Usa e Colombia come un mezzo per
rafforzare la lotta al narcotraffico e alla guerriglia, era stato stipulato sotto
la presidenza di Alvaro Uribe, cui è succeduto ora Juan Manuel Santos, entrato in
carica il 7 agosto scorso. L’accordo è stato inoltre ritenuto dal Venezuela come “un’ingerenza
degli Stati Uniti nella regione”, capace di accrescere la tensione tra Bogotà e Caracas.
Marea
nera In base ad uno studio compiuto un gruppo di scienziati dell’Università
della Georgia, il 79% del petrolio fuoriuscito dalla piattaforma Deepwater è ancora
disperso nel Golfo del Messico. “Ci vorranno anni prima che il petrolio scompaia davvero”,
ha affermato il ricercatore Charles Hopkinson precisando che è ancora lontana “la
comprensione reale su quale sarà l’impatto ecologico”. (Panoramica Internazionale
a cura di Eugenio Bonanata e di Elisa Castellucci)
Bollettino del
Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 230
E' possibile
ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino
del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.