Lotta per la legalità : il comune di Locri assume un testimone di giustizia
Il comune calabrese di Locri assume oggi, con un contratto a tempo indeterminato,
il testimone di giustizia Rocco Rispoli. L’uomo ha rotto la cortina di silenzio con
le sue dichiarazioni ai carabinieri denunciando i propri usurai. Il suo contributo
nell’operazione “Shark” (squalo) ha prodotto 25 arresti. “L’evento rappresenta un
segnale forte nella direzione della legalità per l’intero territorio”, ribadisce il
sindaco di Locri, Francesco Macrì; al microfono di Simona De Santis:00:01:50:33
R.
– Credo che i problemi di Locri e della Locride siano quelli che, purtroppo, ci sono
in tutto il Mezzogiorno d’Italia e anche, forse, adesso al Nord. Mi auguro che sia
un segnale positivo sulla scia di un cambiamento che gli altri vogliano recepire.
D.
– Un esempio che lo Stato non abbandona i testimoni di giustizia …
R. – Vorrei
ricordare quello che hanno detto sia Rocco Rispoli che l’altro ragazzo che ha testimoniato,
Luca Rodinò: hanno detto che avevano capito, alla fine del loro percorso, molto travagliato,
che l’unica possibilità di salvezza era quella di rivolgersi alle istituzioni sane.
Rocco, naturalmente, ha detto di avere avuto fiducia nel comune, nella Chiesa, nella
prefettura, nell’Arma dei Carabinieri ed è riuscito a venirne fuori.
D. – Qual
è la situazione, oggi, parlando di usura, di criminalità organizzata?
R. –
Ritengo che sia molto migliorata. C’è stata la punta massima con l’uccisione del vice
presidente del Consiglio regionale, allora, che ha permesso l’istituzione di un gruppo
territoriale di carabinieri qui, a Locri, che ha avuto grandissima importanza – secondo
me – in quello che è accaduto dopo. Io ritengo che le forze dell’ordine in questa
zona abbiano fatto un lavoro encomiabile insieme, ovviamente, alla Magistratura. Però,
senza i due testimoni non si sarebbe fatto nulla. Quindi, vediamo una presenza sicuramente
più importante dello Stato e questo ha aiutato la gente ad avere fiducia nello Stato.
D.
– Lei ha parlato in queste ore con Rispoli?
R. – Ci ho parlato anche quando
lui pensava che non si riuscisse a giungere in fondo a questo percorso che è stato
anche abbastanza complicato dal punto di vista burocratico. Io credo che alla fine
Rocco sia contento di essere rimasto a Locri perché la Prefettura – ad esempio – gli
aveva anche dato un lavoro lontano da qui: aveva trovato contratti di lavoro fuori
Locri ma lontano: in Lombardia, in Toscana … Ma lui voleva restare a Locri, e noi
ci siamo riusciti. Quindi, da questo punto di vista credo che lui sia estremamente
soddisfatto, ma come siamo molto soddisfatti anche noi! Rappresenta un segnale molto
forte rispetto a tutta la città ma anche rispetto a tutto il territorio della Locride.