Pakistan: attacco terrorista nonostante le inondazioni. 20 milioni gli sfollati
Attentato in Pakistan, Paese in ginocchio per i danni del maltempo. Il primo ministro
pachistano, Gilani, fa sapere che sono almeno 20 milioni i senza tetto a causa delle
devastanti inondazioni delle ultime settimane. E cresce il rischio epidemie. Unica
notizia positiva: l’annuncio di aiuti da parte dell’India. Il servizio di Fausta
Speranza:
Un commando
armato apre il fuoco contro un'auto che trasporta passeggeri da Quetta, capoluogo
del Baluchistan, a Lahore, nel Punjab, uccidendone dieci e ferendone altri in modo
grave. È il terzo attacco terroristico che avviene in Baluchistan in pochi giorni
ed è il più cruento da quando il maltempo ha colpito il Pakistan alla fine di luglio,
paralizzando il Paese. Oggi i timori di possibili epidemie sono diventati più concreti
dopo che i responsabili dell'ospedale di Mingora, la principale città della Valle
dello Swat, hanno segnalato l'esistenza di un caso di colera. Ci sono poi altri sei
casi sospetti. L'allarme è confermato anche dal portavoce dell'Onu per gli aiuti umanitari,
Maurizio Giuliano, che segnala anche 36.000 casi di dissenteria acuta. Le piogge battenti
e le inondazioni dei giorni scorsi hanno causato in tutte le province pachistane almeno
1.600 morti. I danni alle infrastrutture, all'agricoltura e all'economia in generale
sono incalcolabili. Di fronte a tutto ciò, mettendo da parte le tensioni in tema
di terrorismo, (che peraltro continua a colpire), l'India offre cinque milioni di
dollari a Islamabad.
Obama apre alla costruzione del centro musulmano
vicino a Ground Zero Il presidente degli Stati Uniti, Obama, apre alla costruzione
del Cordoba Center, un centro culturale e una moschea che una associazione musulmana
intende costruire a due passi da Ground Zero. Per Obama, in base al principio della
libertà religiosa, i musulmani hanno “il diritto” di costruire il Cordoba, che dovrebbe
sorgere vicinissimo a dove sorgevano le Torri Gemelle abbattute l'11 Settembre dai
terroristi islamici di al Qaeda. Il presidente lo ha detto in serata alla Casa Bianca,
in occasione di un discorso di fronte alla comunità musulmana americana, poco prima
della cena (Iftar) che segna l'inizio del Ramadan, il mese sacro islamico. L'ipotesi
della costruzione di una moschea a Ground Zero divide gli americani, e in particolare
la comunità ebraica. Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, appoggia il progetto,
mentre Abraham Foxman, il direttore nazionale della Anti Defamation League (Adl),
una delle principali organizzazioni ebraiche e anti-razzista, ha chiesto alla comunità
musulmana di costruire il centro Cordoba un po' più lontano da Ground Zero per non
urtare la sensibilità delle vittime. Ad Obama si attribuiva l'intenzione di rimanere
fuori dalla controversa vicenda a pochi mesi dalle elezioni di metà mandato del 2
novembre.
Situazione in miglioramento in Russia: fuochi in via di spegnimento In
Russia al momento i fuochi nei boschi e alle periferie di città e villaggi sono in
via di spegnimento, anche per un leggero ribasso delle temperature e per alcuni temporali
notturni. Secondo il ministro per le situazioni di emergenza, Serghei Shoigu, oltre
120.000 ettari di terreni e boschi sono stati divorati dagli incendi a tutt'oggi.
Ieri sera due aerei C-130 degli Stati Uniti sono arrivati a Mosca con un carico di
attrezzatura per la lotta agli incendi che devastano da settimane la Russia, conseguenza
dell'ondata di calura senza precedenti che ha investito il Paese.
Cina,
sale il numero dei morti per le inondazioni. A Shangai si registrano i 40 gradi Resta
preoccupante la situazione in Cina a causa di alluvioni e inondazioni. Nella provincia
del Sichuan decine di persone rimangono disperse. Il bilancio ancora provvisorio delle
vittime è di 1.239. Altre 2000 persone, nella zona di Zheijang, sono state costrette
ad abbandonare le loro case per una fuga di gas in un impianto chimico. A Shanghai
intanto è caldo record la temperatura ha raggiunto i 40 gradi. Il servizio di Elisa
Castellucci:
E' salito
a 1.239 il bilancio ufficiale delle vittime delle inondazioni e delle frane che la
settimana scorsa ha colpito il nord-ovest della Cina, in particolare la provincia
del Guansu bilancio fissato ieri a quota 1.156 fissate morti. Per domani il governo
cinese ha deciso una giornata di lutto nazionale. E oggi per la prima volta nella
storia di Shanghai la temperatura ha raggiunto ufficialmente i 40 gradi. Mai finora
l'ufficio preposto aveva ufficializzato una temperatura così alta, anche perchè a
40 gradi scatta una maggiorazione degli stipendi e la possibilità di non andare a
lavorare per gli impiegati. Nella provincia sud-occidentale del Sichuan, in Cina almeno
32 persone sono disperse per le inondazioni provocate dalle forti piogge. L'area è
la stessa che il 12 maggio del 2008 fu distrutta da un devastante terremoto di magnitudo
8, che fece 70.000 vittime. Le piogge hanno provocato anche degli smottamenti che
hanno creato un lago artificiale con detriti e rocce in una sezione del fiume Minjuang.
Oltre 200 metri dell'unica strada veloce che collega l'area a Chengdu, il capoluogo
della provincia, è stata bloccata perchè inondata. Evacuati dalla zona oltre 500 persone.
Intanto nella Cina orientale, nella provincia dello Zheijiang, una fuga di gas tossico
da un impianto chimico ha intossicato gravemente cinque vigili del fuoco e ha costretto
all'evacuazione 2000 persone. Nella tarda mattinata di oggi la situazione è tornata
sotto controllo. Sono ora in corso gli accertamenti per capire il grado di inquinamento
dell'aria della zona. Sempre in Cina si segnalano scontri tra polizia e residenti
di una baraccopoli di Guangzhou che dovrà essere distrutta per fare posto a nuove
costruzioni in vista dei giochi asiatici che la città del sud della Cina ospiterà
a novembre.
Deragliamento di un treno nel nord della Cina Almeno
undici persone sono morte e tre ferite nel deragliamento di un treno lungo una ferrovia
in costruzione nel nord della Cina. L'incidente è avvenuto nella regione autonoma
della Mongolia interna, dove un convoglio che trasportava pietre per la massicciata
ferroviaria è deragliato nei pressi di uno dei cantieri. Nella zona le autorità cinesi
stanno costruendo la nuova linea di 85 chilometri da Baotou a Mandalt, città ai confini
con la Mongolia. Il capo del dipartimento di Hohhot, capoluogo della Mongolia Interna,
ha aperto un’inchiesta.
Ucciso soldato australiano in Afghanistan Un
soldato australiano, Jason Brown, 29 anni, membro delle forze speciali, è stato ucciso
da insorti afghani vicino a Kandahar, nel sud dell'Afghanistan, durante uno scontro
a fuoco. Lo ha annunciato il comandante in capo delle forze armate australiane, generale
David Hurley. Con questo decesso sale a 18 il numero dei soldati austrlaiani uccisi
in Afghanistan. La forza internazionale della Nato in Afghanistan (Isaf) comprende
quasi 1.550 soldati australiani.
Attentati contro le forze dell’ordine a
Baghad Uomini armati hanno ucciso quattro poliziotti in due diversi attacchi
ad altrettanti posti di blocco a Baghdad, e di due degli agenti uccisi hanno poi bruciato
in pubblico i cadaveri. Lo riferisce una fonte del Ministero dell'Interno iracheno.
Nella parte orientale di Baghdad gli uomini armati hanno ucciso i due agenti usando
armi da fuoco con silenziatore. I due corpi sono quindi stati caricati su un'automobile
della polizia alla quale gli assalitori hanno dato fuoco. Nel quartiere sud-orientale
di Amil altri due poliziotti a un posto di blocco sono caduti sotto il fuoco di uomini
armati in un episodio simile. In un terzo attacco, infine, nella zona nord di Baghdad,
insorti hanno ucciso un miliziano sunnita filo-governativo.
In Sri Lanka
una Corte marziale condanna Fonseca Una Corte marziale dello Sri Lanka ha stabilito
che l'ex comandante dell'esercito Sarath Fonseka è colpevole di aver perseguito obiettivi
politici quando era ancora in servizio attivo disponendone la degradazione “per disonore”
e la revoca di tutti i riconoscimenti e medaglie ottenute nella sua carriera. Lo riferisce
oggi la stampa a Colombo. Sfortunato sfidante del presidente Mahinda Rajapaksa nelle
ultime elezioni, Fonseka ha partecipato come candidato dell'opposizione anche alle
elezioni legislative, conquistando un seggio in Parlamento. Oltre a questa Corte marziale
l'ex generale, considerato il protagonista della vittoria militare sull'Esercito di
liberazione delle Tigri Tamil (Ltte), è giudicato anche da una seconda che esamina
suoi presunti traffici illeciti nell'acquisto di materiale militare.
Per
la prima volta dal 1990, il Myanmar torna al voto Per la prima volta dal 1990,
il Myanmar, ex Birmania, tornerà al voto. Ieri la giunta militare al potere ha fissato
per domenica 7 novembre le elezioni legislative, proprio una settimana prima del previsto
termine degli arresti domiciliari per la leader dell’opposizione e premio Nobel per
la pace Aung San Suu Kyi. Molti osservatori internazionali parlano di pericolo per
la legalità. Sono esclusi dalle candidature i detenuti per reati politici, per i quali
l’Onu ha chiesto la liberazione prima del voto. Massimiliano Menichetti ne
ha parlato con l’onorevole Piero Fassino, inviato dell’Unione Europea per l’ex
Birmania:
R. – Pur
con i limiti, credo che sia però un’opportunità. Si sono registrati fino ad oggi 33
partiti, alcuni dei quali formati da esponenti dell’opposizione che hanno passato
anche molti anni in carcere. Le minoranze etniche che costituiscono la Birmania in
alcuni territori sono nettamente in maggioranza, si orientano anch’esse a partecipare
per aumentare il peso della loro rappresentanza. Si eleggerà un parlamento, che oggi
non c’è e, in ogni caso, dopo ci sarà. Dopo si darà vita ad un governo civile, che
sostituisce il governo militare. È vero che molti degli esponenti che si presentano
alle elezioni con abiti civili sono, oggi, esponenti del regime militare, ma un uomo
incomincia a ragionare diversamente se ha una divisa o se ha una cravatta. Penso che
ci sia una possibilità. Poi, ripeto, se questa possibilità ci sarà o no, lo vedremo
il 7 novembre; se ci sarà, avremo fatto un passo avanti; se non ci sarà, avremo tutto
il tempo di prendere tutte le decisioni, anche le più drastiche, nei confronti di
chi non ha onorato un impegno che noi chiediamo.
D. – Escluso dalle
consultazioni chi ha avuto una condanna politica: non ci sarà il Premio Nobel per
la pace e leader dell’opposizione, Aung San Suu Kyi …
R. – Non c’è nessuno
che non veda i rischi di questo passaggio elettorale e del percorso che vi porterà.
Diciamo che queste elezioni sono una sfida: non è garantito in partenza che siano
effettivamente trasparenti e democratiche, ma non è neanche escluso che il processo
stesso vada al di là della volontà di chi le ha indette …
D. – Perplessità
da parte di molti osservatori: secondo lei, qual è il compito della comunità internazionale
in questa fase?
R. – Credo che il compito della comunità internazionale
non sia tanto quello di mettersi a giudicare oggi se le elezioni saranno o non saranno
regolari, quanto di battersi oggi perché lo siano. La comunità internazionale ha il
dovere non solo di attendere ma di lavorare per sollecitare le autorità birmane a
garantire che le elezioni siano trasparenti e mettere in campo anche un’azione di
monitoraggio perché sia così. Un oppositore che ho incontrato mi ha detto: “Io non
so se le elezioni del 2010 saranno trasparenti, però bisogna farle perché siano trasparenti
quelle del 2015”, cioè le elezioni come la prima tappa di un processo di transizione
che – si spera – possa finalmente incominciare dalle elezioni …
Italia:
cresce l’indebitamento delle famiglie In Italia l'indebitamento medio delle
famiglie nel 2009 ha sfiorato i 16 mila euro, con un aumento di circa 900 euro rispetto
all’anno precedente. È quanto emerso dall’ultima indagine della CGIA, l’Associazione
Artigiani Piccole imprese di Mestre, che ha preso in esame l’andamento dei mutui accesi
dai consumatori in questo periodo. Eugenio Bonanata ne ha parlato con il segretario
dell’organizzazione, Giuseppe Bortolussi:
R. - Un debito
minimo rispetto agli altri Paesi europei: siamo due o tre volte meno di Francia, Germania,
Inghilterra e soprattutto degli Stati Uniti, ma questo non vuol dire che le cose vadano
bene. Sì, stiamo uscendo dalla crisi, per quanto riguarda la produzione, e si prevede
un Pil al +1 per cento circa, ma la disoccupazione purtroppo è in crescita e il nostro
sistema di ammortizzatori sociali non è proprio così efficiente come dovrebbe essere.
D. - Chi si è indebitato maggiormente?
R. - Quelli che
possono di più, quelli che trovano credito, quelli che hanno credibilità presso chi
presta i soldi. In classifica, i più indebitati - aree tipo Roma, Lodi, Milano, Trento,
Como, Bolzano, Varese - sono aree ricche del Paese.
D. - Qual è la voce
più consistente del debito?
R. - Certamente, l’acquisto di abitazioni,
la ristrutturazione di abitazioni. Anche qui, facendo sempre un paragone con gli Stati
Uniti: mentre lì davano prestiti al 100, al 120 per cento, qui mediamente lo si dava
all’80 per cento. Poi in Italia c’è una regola, per cui se uno ha uno stipendio di
mille euro non si va oltre una rata di 300. Quindi, uno sì s’indebita, ma non ha un
indebitamento tale da soffocarlo.
D. - Se si analizza la situazione,
a partire dal 2002, quindi dall’entrata in vigore dell’euro, qual è il quadro?
R.
- Vediamo che l’indebitamento è cresciuto, soprattutto al Sud. C’è stata gente che
si è indebitata per mantenere il livello di vita, di consumo, a volte per far studiare
il figlio, per far sposare la figlia, per cambiare la macchina vecchia, ma è un tipo
d’indebitamento diverso ed è cresciuto proprio perché lì si è sentita di più la crisi
economica.
Confisca di 800 milioni di euro a imprenditore legato alla
mafia I carabinieri del comando provinciale di Palermo, nel sud d’Italia, hanno
notificato all'ex manager della sanità privata Michele Aiello un provvedimento di
confisca dei beni del valore di 800 milioni di euro. L'imprenditore sconta una condanna
a 15 anni e sei mesi per associazione mafiosa, corruzione continuata e truffa aggravata.
La misura patrimoniale, già resa nota la scorsa settimana e oggi comunicata ad Aiello,
è stata disposta dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Aiello,
coinvolto nella stessa inchiesta che ha portato alla condanna per favoreggiamento
aggravato dell'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, è ritenuto strettamente
legato al boss Bernardo Provenzano. Secondo gli inquirenti, avrebbe potuto contare
in tutto l'arco della sua attività imprenditoriale, nata nel settore edile e poi ampliatasi
in quello della sanità, su una sostanziale situazione di monopolio assicurata dall'appoggio
dei vertici di Cosa nostra, che avrebbe anche investito ingenti somme di denaro nelle
sue aziende. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 226
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