Il Parlamento della gioventù all’Onu presenta una Magna Charta di valori
Migliaia di giovani, provenienti da venti nazioni e quattro continenti, si sono impegnati
nella costituzione di una “Magna Charta di valori per una nuova civiltà”, redatta
dal forum internazionale di “Gioventù Idente” nell'arco di due anni. Duecento rappresentanti
del Parlamento universale della gioventù (Pug) hanno presentato il documento all’assemblea
delle Nazioni Unite di New York. Il lavoro, iniziato nel 2008 con incontri locali
e nazionali, è passato anche attraverso una sessione internazionale del Parlamento
che nel giugno 2009 ha riunito a Roma cinquecento giovani di diciassette Paesi. I
risultati di questa sessione sono stati raccolti nel documento “Open Word”, cui hanno
partecipato circa ventimila giovani di tutto il mondo. Nell’ultimo anno si è poi giunti
alla stesura della bozza di “Magna Charta”, in cui sono presenti i principi e gli
impegni che i giovani intendono diffondere in relazione a dieci temi-chiave, tra cui
famiglia, lavoro, politica, economia, relazioni educative, ambiente. Da entrambi i
testi è emersa preminente la necessità di dare un fondamento profondo ai diritti dell’uomo,
che consideri la dimensione relazionale della persona, aperta all’unione con l’altro
e con la trascendenza. “Vorremmo far conoscere alle autorità internazionali la voce
dei giovani, perché la Carta dei valori ispiri trasformazioni positive anche a livello
politico. Ma crediamo che il Pug produrrà i suoi frutti più significativi nella vita
dei giovani che realmente ne assumeranno i contenuti e gli impegni”. È in questi termini
che illustra le finalità del progetto, la stessa responsabile, Eleanna Guglielmi,
in un’intervista al quotidiano Avvenire. Il Parlamento universale della gioventù è
nato nel 1991 da un’idea di Fernando Rielo Pardal, fondatore degli Identes e dell’associazione
Gioventù Idente. Lo spirito del Pug, che ha carattere ecumenico e interreligioso,
è di promuovere quei valori illuminati dalla figura di Gesù Cristo, modello di umanità.
Tra le personalità presenti, vi erano, tra gli altri, l’arcivescovo emerito di New
York, cardinale Edward Egan, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni
Unite; l’arcivescovo Francis Assisi Chullikatt e il presidente dei Missionari Identes
e della Gioventù Idente internazionale, Jesùs Fernàndez Hernàndez. (C.F.)