Resta preoccupante la situazione in Cina a causa di alluvioni e inondazioni. Nella
provincia del Sichuan decine di persone rimangono disperse. Il bilancio ancora provvisorio
delle vittime è di 1.239. Altre 2000 persone, nella zona di Zheijang, sono state costrette
ad abbandonare le loro case per una fuga di gas in un impianto chimico. A Shanghai
intanto è caldo record la temperatura ha raggiunto i 40 gradi. Il servizio di Elisa
Castellucci:
E' salito
a 1.239 il bilancio ufficiale delle vittime delle inondazioni e delle frane che la
settimana scorsa ha colpito il nord-ovest della Cina, in particolare la provincia
del Guansu bilancio fissato ieri a quota 1.156 fissate morti. Per domani il governo
cinese ha deciso una giornata di lutto nazionale. E oggi per la prima volta nella
storia di Shanghai la temperatura ha raggiunto ufficialmente i 40 gradi. Mai finora
l'ufficio preposto aveva ufficializzato una temperatura così alta, anche perchè a
40 gradi scatta una maggiorazione degli stipendi e la possibilità di non andare a
lavorare per gli impiegati. Nella provincia sud-occidentale del Sichuan, in Cina almeno
32 persone sono disperse per le inondazioni provocate dalle forti piogge. L'area è
la stessa che il 12 maggio del 2008 fu distrutta da un devastante terremoto di magnitudo
8, che fece 70.000 vittime. Le piogge hanno provocato anche degli smottamenti che
hanno creato un lago artificiale con detriti e rocce in una sezione del fiume Minjuang.
Oltre 200 metri dell'unica strada veloce che collega l'area a Chengdu, il capoluogo
della provincia, è stata bloccata perchè inondata. Evacuati dalla zona oltre 500 persone.
Intanto nella Cina orientale, nella provincia dello Zheijiang, una fuga di gas tossico
da un impianto chimico ha intossicato gravemente cinque vigili del fuoco e ha costretto
all'evacuazione 2000 persone. Nella tarda mattinata di oggi la situazione è tornata
sotto controllo. Sono ora in corso gli accertamenti per capire il grado di inquinamento
dell'aria della zona. Sempre in Cina si segnalano scontri tra polizia e residenti
di una baraccopoli di Guangzhou che dovrà essere distrutta per fare posto a nuove
costruzioni in vista dei giochi asiatici che la città del sud della Cina ospiterà
a novembre.