Da oggi a Loreto – fino a mercoledì 18 agosto – l’incontro nazionale dell’Ordo Virginum,
che continua a diffondersi nelle diocesi italiane. Circa 200 donne consacrate si danno
appuntamento per l’annuale incontro nazionale, a quarant’anni dalla promulgazione
del rito, risalente ai primi secoli del cristianesimo e rinnovato dal Concilio Vaticano
II. "La profezia della fedeltà” sarà il tema del convegno: fedeltà alla propria storia
e vocazione personale di donne consacrate, fedeltà alla Chiesa con la quale condividono,
in particolare con i vescovi, la missione pastorale. Saranno poi analizzati i percorsi
di preparazione e aggiornamento, svolti nelle diverse diocesi italiane, dalle stesse
consacrate, attraverso convegni annuali, nei quali è maturata l’esigenza di stabilire
un collegamento tra le varie esperienze. A coordinarle vi sarà un gruppo di quattro
consacrate, eletto ogni due anni dall’assemblea di quanti partecipano al convegno
nazionale. Emanuela Buccioni, consacrata nella diocesi di Terni-Narni-Amelia, in un’intervista
al quotidiano Avvenire, spiega che dal confronto tra le diverse realtà del nord, del
centro e del sud Italia, emerge un quadro molto variegato. “In quasi tutte le diocesi
l’approccio all’Ordo Virginum avviene per contatti personali, e solo in alcune, come
quelle di Milano e Como, esistono i Lineamenta diocesani. I percorsi di formazione
hanno una durata media di tre-cinque anni alternando incontri biblici, di approfondimento
del Rito e della spiritualità dell’Ordo sulla base degli atti dei convegni nazionali,
di incontri sui temi della formazione umana. Spesso gli stessi incontri sono destinati
sia alle consacrate sia a chi si sta preparando alla consacrazione. La relazione di
padre Amedeo Cencini, docente alla Pontificia Università Salesiana di Roma, e i lavori
di gruppo – conclude la Buccioni – permetteranno di approfondire e riflettere sui
cammini formativi diocesani”. (C.F.)