Per l'Organizzazione
Internazionale del Lavoro aumenta nel mondo la disoccupazione giovanile. "Il
mercato del lavoro, spiega l'economista Tito Beri, non reagisce nell'immediato alla
maggiore produzione di ricchezza dei Paesi, con il rischio di non cogliere il momento
positivo offerto dall'economia". Per questo, afferma Carlo Costalli, presidente
del Movimento Cristiano Lavoratori, "in Italia servono riforme, dal mercato del
lavoro a scuola e università". Ma non è del tutto giusto dire che non c'è lavoro.
"Molti giovani non vogliono lavorare nell'artigianato o nell'agricoltura e non frequentano
l'Università dove i laureati sono pochi". Un dato che preoccupa Flavio Felice, docente
di Dottrine economiche e Politiche alla Lateranense, per il fatto che i giovani
restano a casa, vittime di una crisi che blocca la crescita della persona e della
società".