2010-08-13 15:24:48

Allarme Fao per il Madagascar: invasione di locuste minaccia l'agricoltura


Sciami di locuste migratorie minacciano l’agricoltura del Madagascar. E' l'allarme lanciato in questi giorni dalla Fao. Gli insetti provengono dalla parte sud-ovest del Paese e stanno iniziando a diffondersi ad est e al nord, fino a Maintirano. Il governo stima che 460 mila famiglie rurali sono potenzialmente a rischio. Per arginare il fenomeno, sarà necessario fermare l’incremento delle locuste, prima dell’imminente stagione delle piogge che, in Madagascar, inizia a metà ottobre. Attualmente, nell'isola la stagione è secca e fresca, un clima poco adatto per la riproduzione delle cavallette. Ma il tempo umido e caldo della stagione delle piogge – che dura fino a primavera – favorirà una loro rapida crescita. In determinate condizioni, le locuste possono produrre una nuova generazione approssimativamente ogni due mesi e fino a quattro, durante un anno intero. L’agenzia dell’Onu ha messo in campo, la scorsa settimana, una missione per valutare la situazione e, in stretto coordinamento con le autorità nazionali, ha confermato la gravità del fenomeno e la necessità di avviare la sorveglianza aerea del movimento delle locuste, sin dai primi di settembre. Secondo la Fao, urgono 15 milioni di dollari per finanziare una grande campagna su circa mezzo milione di ettari di terreno. La Fao ha già attivato dei meccanismi per mobilitare risorse umane e materiali e per predisporre l’entrata nel Paese di attrezzature necessarie all’avvio delle operazioni. Le locuste non rimangono sempre in sciami – nel sud-ovest del Madagascar – ma vivono tipicamente per conto proprio. Se però la loro densità oltrepassa la soglia limite, nel corpo di una locusta avviene un cambiamento di natura chimica che comporta una trasformazione comportamentale, fisiologica ed ecologica. Singole locuste cominciano a concentrarsi e ad agire come gruppi sincronizzati o come sciami adulti, per spostarsi in massa alla ricerca di nuove fonti di cibo, in grado di alimentare il loro numero e adatto alla loro riproduzione. Crescendo i loro corpi, possono volare su distanze maggiori, fino a 100 km al giorno. In tal modo, riescono a distruggere una gamma più ampia di vegetazione e di colture: una cavalletta adulta può consumare circa il proprio peso in cibo fresco al giorno, che corrisponde a due grammi. Già solo una parte molto piccola di uno sciame medio mangia la stessa quantità di cibo che in un giorno assumono 2500 persone. La Fao ritiene che rispondere rapidamente al fenomeno delle cavallette è il più completo ed efficace modo di affrontare il problema. Dal 2007 al 2009 i Paesi del Mar Rosso, che hanno investito in preparazione alla crisi delle locuste, risorse per un importo pari a 20 milioni di dollari, sono riusciti a impedire che l’ondata di cavallette del deserto divenisse una vera e propria piaga. Quando il fenomeno insorse nel 2003, Paesi del nord e del nord-ovest dell’Africa non si impegnarono ad agire e vennero spesi circa 400 milioni di dollari per portare la situazione sotto controllo nel 2005. (C.F.)







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