Appello dell'Onu per le popolazioni alluvionate del Pakistan
Milioni di sfollati, oltre duemila morti. Questo il bilancio delle inondazioni che
da poco più di 15 giorni stanno mettendo in ginocchio India, Cina e Pakistan: qui,
il livello dell'acqua dei fiumi Sindh e Swat sta calando. Il presidente pachistano
Zardari si è recato per la prima volta nelle zone alluvionate. Per John Holmes, responsabile
per le questioni umanitarie dell'Onu, sono necessari aiuti internazionali per 460
milioni di dollari. Continuano ad essere in difficoltà anche le regioni centro-orientali
dell'Europa. Il servizio di Carla Ferraro:
Nei prossimi
giorni si dovrà far fronte ai problemi alimentari e a quelli riguardanti l'acqua potabile,
i servizi sanitari di emergenza e la protezione dalla malaria. Sono stati inghiottiti
dall'acqua scuole, ospedali, coltivazioni ed esercizi commerciali. L'elettricità e
i sistemi di rifornimento dell'acqua potabile sono distrutti, così come buona parte
della rete stradale e ferroviaria. Il pericolo maggiore per le zone del Pakistan devastate
dalle alluvioni, che hanno causato almeno 1600 morti, viene ora dalle dighe, in particolare
quelle della regione sudorientale di Sindh. Il ministro della Difesa americano ha
reso noto che il Pentagono ha mobilitato una portaelicotteri per portare aiuto nelle
zone del Pakistan colpite dalle inondazioni. Grazie all'intervento dell'unità da guerra
saranno 19 gli elicotteri americani operanti in zona. Sono numerosi i dispersi nella
regione del Kashmir indiano, colpita venerdì da una grave alluvione che ha causato
almeno 185 vittime. Sono stati segnalati altri gruppi di escursionisti bloccati dal
mare di fango e pietre, fra i 3000 ed i 4000 metri. Intanto le rappresentanze diplomatiche
interessate effettuano quotidianamente riunioni di coordinamento a New Delhi per definire
un approccio comune con le autorità indiane e per prestare reciproco appoggio nelle
operazioni di assistenza. In Cina il bilancio complessivo delle vittime causate dalle
inondazioni è salito a 1.117, 64 i feriti gravi e 627 persone ancora disperse. Una
massa di fango ha spazzato via sei abitazioni nel villaggio di Xizangba. I detriti
e il fango trascinati dalle forti piogge hanno creato stamani un nuovo blocco nel
fiume Bailong. Interrotta la strada utilizzata per portare aiuti umanitari. Almeno
fino a domani sono previste ulteriori piogge. L'Alto rappresentante europeo per la
politica estera e la sicurezza Catherine Ashton ha offerto l'assistenza dell'Unione
Europea a Pechino.