Mercoledì 11 agosto
2010. Benedetto XVI: "La celebre croce di Malta non ha mai perso il suo significato
autentico e perenne. E' un segno di amore. Malta, CROCEVIA naturale al centro delle
rotte di navigazione". Così il Santo padre qualche mese fa durante il suo viaggio
apostolico a Malta: era esattamente il 21 aprile scorso e Papa Ratzinger era nell'isola
di Malta, crocevia - come l'ha definita Benedetto XVI- del Mediterraneo. Il crocevia
è un punto di passaggio quasi obbligato, luogo di incontro e di scontro. Croce-via:
via della croce: la vita può essere rappresentata come un cammino e la corce dventa
allora un passaggio (un crocevia) e anche un ostacolo "contro cui" dobbiamo in qualche
modo andare a sbattere se vogliamo fare strada. Naturalmente per farlo, per camminare
lungo il crocevia della nostra vita, abbiamo bisogno di un parché che ci faccia da
viatico, come la parole di padre Giovanni Giorgianni nel suo breve scritto
"avere un perché". Abbiamo bisogno di un perché per poter calcare la terra dei tanti
corcevia da affrontare, per saper affrontare insomma la fatica del viaggio che altrimenti,
umanamente, scanseremmo senza pensarci due volte. Il Mediterraneo come mare crocevia
delle rotte dei viaggiatori e dei migranti, dell'ncontro di musiche e culture diverse,
come quelle di cui i Madredeus sono ambasciatori in tutto il mondo. E, come
insegnano i santi, è possibile poter convivere con la croce, lungo il viaggio delal
vita, ed è possibile anche dare u nnome, un titolo, alle croci quotidiane. A questo
proposito, e proposito della ricerca scientifica, la ricercatrice Maria Luisa Rigato
dedica il suo libro che segnaliamo oggi