Africa: 700mila vittime all’anno per i farmaci contraffatti
Oltre 700mila persone muoiono ogni anno a causa di farmaci contraffatti contro la
malaria e la tubercolosi. Una buona parte di queste sono africane. A lanciare l’allarme
è l’Oganizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui fino al 30 per cento dei farmaci
immessi sul mercato nei Paesi africani sono contraffatti e quasi la metà dei farmaci
venduti in Angola, Burundi e Congo sono di qualità scadente. I dati pubblicati dall’Oms,
e ripresi dall’Agenzia Fides, arrivano a due anni dalla morte accertata di oltre 80
bambini in Nigeria dopo aver assunto una medicina per combattere il dolore della dentizione,
adulterata con un liquido antigelo. Inoltre già nel 2003, l'Interpol, l'Organizzazione
internazionale di polizia, aveva condotto un sondaggio sulla qualità dei farmaci disponibili
a Lagos, la città più popolosa dell'Africa sub-sahariana, scoprendo che l’80 per cento
dei farmaci disponibili erano falsi. I medicinali contraffatti possono essere privi
del principio attivo chiave, essere composti da sostanze pericolose, oppure avere
una quantità insufficiente o eccessiva di principio attivo. In alcuni casi, l'uso
di medicine contraffatte può aumentare la resistenza ai farmaci. Quando infatti il
principio attivo non è in quantità sufficientemente adeguata, il farmaco uccide solo
una parte degli agenti patogeni; quelli che non vengono uccisi sviluppano una capacità
di adattarsi al principio attivo. In questo modo l’agente patogeno è in grado di resistere
all'azione del farmaco e continuare a infettare l’organismo. (M.G.)