2010-08-10 13:55:18

Negli Usa, ritirata una denuncia contro la Santa Sede in una causa per pedofilia. Padre Lombardi esprime soddisfazione


Nel Kentucky, tre persone che sostengono di aver subito degli abusi sessuali da parte di membri del clero locale hanno deciso di rinunciare alla causa intentata contro la Santa Sede. La notizia è stata diffusa ieri dal loro avvocato, William McMurry. Per il legale del Vaticano negli Stati Uniti, Jeffrey Lena, è la dimostrazione che la causa contro la Santa Sede era sbagliata nel merito. Rispondendo al riguardo alle domande dei giornalisti, padre Federico Lombardi ha detto che "la Santa Sede apprende con soddisfazione le notizie" sulla causa nel Kentucky. “Naturalmente – ha affermato il direttore della Sala Stampa vaticana – ciò non significa in alcun modo minimizzare l’orrore e la condanna per le vicende degli abusi sessuali e la compassione per le sofferenze delle vittime”. Tuttavia, ha concluso padre Lombardi, “è positivo che una causa durata sei anni su un presunto coinvolgimento della Santa Sede in responsabilità di occultamento degli abusi, che ha avuto anche forti riflessi negativi sulla opinione pubblica, si sia alla fine dimostrata originata da una accusa non fondata”. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3  

“Non c’è mai stata una politica della Santa Sede che richiedeva l’occultamento degli abusi sui bambini”: è quanto dichiara in una nota l’avvocato Jeffrey Lena dopo la decisione da parte di tre presunte vittime di abusi sessuali nel Kentucky di non procedere nella causa contro la Santa Sede. Tale sviluppo, rileva il legale del Vaticano negli Stati Uniti, dimostra che “la teoria elaborata dagli avvocati delle parti lese, sei anni fa, ha fuorviato l’opinione pubblica”. “Che il caso intentato contro la Santa Sede sia sempre stato sbagliato nel merito – prosegue la nota dell’avvocato Lena – non significa che le parti lese non abbiano sofferto a causa degli abusi”. Tuttavia, prosegue Lena, questa causa contro la Santa Sede ha “solamente distratto” l’attenzione “dall’importante obiettivo di proteggere i bambini.”

 

Dal canto suo, l’avvocato dell’accusa, William McMurry, ha ricordato all’Associated Press che molte delle vittime hanno già raggiunto degli accordi con le diocesi dove si sono verificati gli abusi e che dunque non possono ora chiamare in causa il Vaticano. McMurry ha rappresentato un numeroso gruppo di vittime, che nel 2003 avevano siglato un accordo con l’arcidiocesi di Louisville per un risarcimento di 25 milioni di dollari. Tra quanti avevano raggiunto l’accordo, anche una delle vittime che aveva poi intentato causa al Vaticano. Gli altri due casi riguardano presunti abusi sessuali risalenti ad alcuni decenni fa. Al momento, il giudice che presiede la causa nel Kentucky non l’ha ancora archiviata, ma entrambe le parti ritengono ormai chiuso il procedimento.








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