Messaggio di mons. Sako per il Ramadan: un'occasione di riconciliazione per l'Iraq
Alla vigilia dell’inizio del Ramadan in Iraq, l’arcivescovo caldeo di Kirkuk, mons.
Louis Sako, si rivolge ai musulmani chiedendo che questo mese sacro sia tempo “privilegiato
di preghiera” ma anche di “coraggio per il perdono e la riconciliazione e la giustizia”.
In un messaggio reso pubblico oggi e ripreso da AsiaNews, il presule
chiede inoltre ai cristiani di “rispettare i sentimenti dei loro fratelli musulmani”,
evitando di mangiare in pubblico e portando abiti modesti. “A nome dei cristiani di
Kirkuk – si legge nella nota dell’arcivescovo -, vorrei esprimere ai fratelli musulmani
i nostri sinceri auguri in questo mese di digiuno, affinché esso sia un tempo per
crescere nella virtù. Il Ramadan è un’occasione anche per trovare il coraggio per
il perdono e realizzare la riconciliazione e la giustizia, guarire le ferite degli
iracheni e ritrovare la pace, la sicurezza e la stabilità in una vita dignitosa”.
Il presule dedica un pensiero anche alla delicata situazione politica che, a cinque
mesi dalle elezioni politiche, vede le forze politiche ancora lontane da un accordo
per la formazione di un nuovo esecutivo: “Ci auguriamo che molto presto sia formato
un nuovo governo, un governo di unità nazionale capace di assumersi una piena responsabilità,
un governo per tutti gli iracheni e non solo per una parte di essi”. Il Ramadan è
il mese più sacro nell’Islam, dedicato al digiuno e alla preghiera. In questo periodo
i musulmani non mangiano e non bevono nulla dalle 4 del mattino fino alle 6.30 di
sera. In Iraq seguire questi dettami è molto difficile perché le temperature durante
il giorno raggiungono anche i 50°. Un’altra difficoltà è data dall’insicurezza del
Paese. In passato diversi estremisti hanno usato il mese di Ramadan per attentati
e violenze contro la popolazione. I cristiani temono un'escalation degli attacchi
contro le loro comunità. (M.G.)