2010-08-10 14:31:43

Messa del cardinale Bagnasco per San Lorenzo: “Più etica nella vita personale e sociale”


E' il sottosviluppo morale alla radice di tanti mali e povertà dell'Italia di oggi per il cardinale Angelo Bagnasco, presidente Cei ed arcivescovo di Genova dove, stamattina, ha celebrato la ricorrenza di San Lorenzo nell'omonima cattedrale. Nell'omelia ha sottolineato che, per questo, la Chiesa non cessa di “servire il mondo”, nei poveri, definiti “figure amate”, e nelle istituzioni che “presiedono il bene comune, con richiamo alla dimensione etica della vita personale e sociale”. Inequivocabile invito a chi ha responsabilità istituzionali, ad agire correttamente. Chi detiene potere, ha sottolineato il porporato, deve attenersi ad un “codice morale che nasce dallo spirito e dalla natura di ogni uomo” distinguendo bene e male non con arbitrii personali ma ricordando come, “tutti un giorno risponderemo all'istanza superiore e assoluta che è Dio”. L'arcivescovo di Genova ha toccato poi il tema dei beni della Chiesa. “Non sono per se stessa”, ha detto, ma piuttosto per la vita della comunità, i poveri. Come San Lorenzo che “non cedette agli ordini iniqui dell'imperatore Valeriano quando confiscò i beni della Chiesa ma consegnò tutto ai poveri, li radunò e li presentò all'imperatore dicendo: “Ecco i tesori della Chiesa”. Le opere di sostegno delle comunità ecclesiali, ha insistito il porporato, “sono capillari ed evidenti, aperti a tutti e creano rete di solidarietà e pronto intervento per rispondere a bisogni urgenti e concreti”. Ma il patrimonio della Chiesa, ha affermato il cardinale Bagnasco, è anche “artistico, storico e culturale a disposizione di tutta l’umanità”. Infine, l'esortazione a “noi moderni ad entrare nel mondo del bello creato dalla Fede, quando la cultura contemporanea a volte fa difficoltà a generare bellezza". “Il bello - ha detto il presidente Cei - anticipa il Cielo”. (A cura di Dino Frambati) RealAudioMP3








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