Indonesia: estremisti islamici attaccano una comunità cristiana di Bekasi
Ennesimo episodio di violenza anticristiana in Indonesia. Una folla di estremisti
musulmani ha attaccato, durante il servizio liturgico di ieri, decine fedeli di una
chiesa protestante di Bekasi, a 25 km a est di Jakarta. Secondo alcune testimonianze
raccolte da AsiaNews molte persone sono state inseguite e picchiate. I fedeli erano
riuniti in un campo di calcio all’aperto dopo che cinque settimane fa l’amministrazione
locale ha ritirato il permesso per l’uso della chiesa della comunità Hkbp (Huria Batak
Kristen Protestant, Chiesa protestante dei Batak), i cui appartenenti sono dell’etnia
batak e usano il loro linguaggio e i loro costumi nelle cerimonie. Fra gli assalitori
vi sono membri dei gruppi radicali dell’Islamic Defender Front (Fpi) e dell’Islamic
Community Forum (Fui). Sahara Pangaribuan, un avvocato che rappresenta la comunità
cristiana, ha denunciato l’inerzia della polizia e dello Stato che “ha fallito nel
garantire protezione e sicurezza al gruppo religioso minoritario”. É la terza volta
che i cristiani di Bekasi sono presi di mira dai fondamentalisti da quando sono costretti
a svolgere le loro cerimonie all’aperto. Questa soluzione è stata infatti criticata
con forza dai musulmani estremisti, dicendo che la Hkbp non ha le carte legali in
regola per radunarsi. I responsabili della chiesa affermano invece che essi avevano
il permesso, ma è stato loro ritirato dal governo per le pressioni degli islamici
radicali. La Hkbp ha cercato di riavere il permesso rivolgendosi alla Commissione
indonesiana per i diritti umani (Komnas HAM) e a membri del parlamento. Ma non si
è giunti a nessun risultato perché la polizia non garantisce l’ordine e i diritti
della comunità. Giorni fa il pastore della comunità, la signora Luspida Simanjutak,
ha dichiarato ad AsiaNews che i fedeli non smetteranno mai di radunarsi per il servizio
domenicale nel campo di calcio, nonostante l’ostilità e le violenze dei musulmani.
Dal canto suo, Imam Sugianto, capo della polizia di Bekasi, nega che la polizia sia
stata inerte: “Abbiamo avvertito e suggerito molte volte ai cristiani a non tenere
l’incontro, ma essi hanno forzato la situazione ed è successo l’incidente”. Secondo
Sugianto, 500 membri della polizia non sono stati sufficienti a tenere sotto controllo
la folla inferocita. (M.G.)