2010-08-09 15:29:29

Indonesia: estremisti islamici attaccano una comunità cristiana di Bekasi


Ennesimo episodio di violenza anticristiana in Indonesia. Una folla di estremisti musulmani ha attaccato, durante il servizio liturgico di ieri, decine fedeli di una chiesa protestante di Bekasi, a 25 km a est di Jakarta. Secondo alcune testimonianze raccolte da AsiaNews molte persone sono state inseguite e picchiate. I fedeli erano riuniti in un campo di calcio all’aperto dopo che cinque settimane fa l’amministrazione locale ha ritirato il permesso per l’uso della chiesa della comunità Hkbp (Huria Batak Kristen Protestant, Chiesa protestante dei Batak), i cui appartenenti sono dell’etnia batak e usano il loro linguaggio e i loro costumi nelle cerimonie. Fra gli assalitori vi sono membri dei gruppi radicali dell’Islamic Defender Front (Fpi) e dell’Islamic Community Forum (Fui). Sahara Pangaribuan, un avvocato che rappresenta la comunità cristiana, ha denunciato l’inerzia della polizia e dello Stato che “ha fallito nel garantire protezione e sicurezza al gruppo religioso minoritario”. É la terza volta che i cristiani di Bekasi sono presi di mira dai fondamentalisti da quando sono costretti a svolgere le loro cerimonie all’aperto. Questa soluzione è stata infatti criticata con forza dai musulmani estremisti, dicendo che la Hkbp non ha le carte legali in regola per radunarsi. I responsabili della chiesa affermano invece che essi avevano il permesso, ma è stato loro ritirato dal governo per le pressioni degli islamici radicali. La Hkbp ha cercato di riavere il permesso rivolgendosi alla Commissione indonesiana per i diritti umani (Komnas HAM) e a membri del parlamento. Ma non si è giunti a nessun risultato perché la polizia non garantisce l’ordine e i diritti della comunità. Giorni fa il pastore della comunità, la signora Luspida Simanjutak, ha dichiarato ad AsiaNews che i fedeli non smetteranno mai di radunarsi per il servizio domenicale nel campo di calcio, nonostante l’ostilità e le violenze dei musulmani. Dal canto suo, Imam Sugianto, capo della polizia di Bekasi, nega che la polizia sia stata inerte: “Abbiamo avvertito e suggerito molte volte ai cristiani a non tenere l’incontro, ma essi hanno forzato la situazione ed è successo l’incidente”. Secondo Sugianto, 500 membri della polizia non sono stati sufficienti a tenere sotto controllo la folla inferocita. (M.G.)







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