Crisi in Nepal. Il vicario apostolico: mentre i politici si dividono la gente muore
di fame
Ad oltre un mese dalla caduta del governo, continua la crisi politica nella giovane
Repubblica del Nepal. Per la quarta volta in due settimane, il parlamento provvisorio
non è riuscito a eleggere un primo ministro a causa delle forti divisioni tra i partiti
politici. La milizia maoista, da parte sua, ha annunciato una nuova campagna di reclutamento
considerata una violazione agli accordi di pace. In questa crisi, a soffrire è soprattutto
la popolazione civile, in particolare a Nord della capitale Kathmandu. Ma cosa fanno
le autorità nepalesi per la gente? Emer McCarthy lo ha chiesto al vicario apostolico
del Nepal, mons. Anthony Francis Sharma:
R. – Nothing
is happening and our people...
Non sta succedendo nulla e la nostra
gente sta morendo per mancanza di cibo. I nostri ministri non hanno tempo per questo,
vogliono solo occupare la poltrona e questo è molto, molto penoso. Quanto andrà avanti
questo gioco? Per quanto riguarda le altre parti, i maoisti non creano le condizioni
per un governo civile. E solo con un governo civile si può avere un sostegno. I maoisti
sono sicuri di sé, avendo le armi, e questo è un problema. Loro si lamentano del fatto
che il governo non accetti i loro suggerimenti riguardo la conduzione del Paese. Ma
la gente non ha più fiducia nei maoisti: dicono una cosa e poi fanno esattamente l’opposto.
Quindi, questo al momento è il problema. Il processo di pace deve essere portato avanti
e deve essere scritta la Costituzione, ma nessuno è interessato a farlo.
D.
– La Chiesa in Nepal è sempre stata in prima linea nel cercare di aiutare la società
più povera. Lei ha parlato di persone che muoiono per mancanza di cibo…
R.
– Yes, because in some places...
Sì, perché in alcune zone del Nepal,
ad est ed ovest, non hanno nemmeno l’erba da mangiare. Molte persone, sfollate in
seguito alla guerra, non possono tornare a casa e vivono ancora nelle tende. La popolazione
di Kathmandu sta esplodendo e i contadini si stanno dirigendo a Kathmandu in cerca
di un lavoro. Le cose stanno andando di male in peggio: rapimenti, furti, violazioni
di domicilio. Non c’è più controllo. Il governo non si preoccupa di quello che sta
accadendo. Le persone vengono uccise ovunque. Se dici qualcosa di negativo corri il
rischio di venire ucciso. La gente ora vuole ordine nella società, ma non c’è ordine
nel governo che non si occupa di quello che sta succedendo alla popolazione a nord
di Kathmandu.