Tutto pronto in Colombia per l'insediamento del nuovo presidente Manuel Santos
Un nuovo capitolo della storia della Colombia si apre oggi con l’insediamento a Bogotà
del presidente Juan Manuel Santos, che succede ad Alvaro Uribe. L’appuntamento giunge
nel pieno della crisi col Venezuela. Il servizio di Francesca Ambrogetti:
Dal nuovo
presidente si attende un colpo di timone nel campo dei rapporti con l’America Latina,
pur mantenendo l’alleanza strategica con gli Stati Uniti. In particolare, quelli con
il Venezuela, con il quale sono interrotte le relazioni diplomatiche. Protagonisti
dell’impegno diplomatico per tentare di risolvere il conflitto ed evitare il pericolo
di una guerra, l’ex presidente argentino Nestor Kirchner, segretario generale dell’Unasur
e il capo di Stato brasiliano Lula da Silva. Il presidente venezuelano Hugo Chavez,
dopo un incontro a Caracas, si è detto ottimista e ha affermato di avere affidato
al suo collega una missione a Bogotà. Nonostante l’interruzione dei rapporti, provocata
dalla denuncia della Colombia sulla presenza di guerriglieri in Venezuela, il ministro
degli Esteri rappresenta Chavez all’insediamento. Juan Manuel Santos ha iniziato il
suo mandato con la presentazione di un inedito codice di etica pubblica. Sull’altro
grave problema del Paese, quello della guerriglia si è espresso il presidente della
Conferenza Episcopale, mons. Ruben Salazar. In un’intervista a Radio Kerakoll, si
è detto convinto delle intenzioni del nuovo presidente in favore di un dialogo che
porti la pace in Colombia.
Polonia: Komorowski giura come presidente Bronislaw
Komorowski ha prestato giuramento ieri come nuovo presidente della Polonia. Durante
il discorso di insediamento, il capo di Stato ha promesso di sviluppare i legami del
Paese all’interno dell’Unione europea e nella Nato, così come con gli Stati Uniti
e la Russia. Le elezioni erano state indette prima della scadenza del mandato, in
seguito al disastroso incidente aereo del 10 aprile scorso, in cui hanno perso la
vita il presidente Lech Kaczynski e oltre 90 persone.
Iraq Ancora
violenza in Iraq. Sei poliziotti sono rimasti uccisi e 27 feriti in un'ondata di attentati
che hanno preso di mira le forze di sicurezza a Baghdad e Fallujah. Gli attacchi si
sono verificati tra ieri sera e questa mattina. Al momento è in corso un'operazione
per rintracciare gli autori degli attentati.
Iran: donna condannata alla
lapidazione “Le accuse di omicidio nei miei confronti sono false. Le autorità
iraniane mentono perché vogliono uccidermi in segreto”. E’ la disperata difesa di
Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna di 43 anni condannata a essere lapidata da un
tribunale iraniano per adulterio, che in un’intervista, denuncia il tentativo di Teheran
di nascondere il caso ai media per poter procedere con l’esecuzione in silenzio. Nei
giorni scorsi le autorità iraniane avevano risposto agli appelli in favore della donna
affermando che era stata accusata di concorso nell’omicidio del marito. “Sono stata
giudicata colpevole di adulterio e prosciolta per omicidio, ma l’uomo che in realtà
ha assassinato mio marito non è stato condannato a morte anche se è stato identificato
e incarcerato”, ha dichiarato la donna madre di due figli.
Cina - disastro
in miniera È di 16 morti e 39 feriti il bilancio finale dell’incendio che nelle
scorse ore ha bloccato nel fondo di una miniera nella Cina orientale oltre 300 minatori.
Secondo una prima indagine, l'incendio è divampato a causa di un cavo sotterraneo
difettoso. Il proprietario della miniera è stato fermato, ha riferito un portavoce
delle forze di soccorso. Gli incidenti in miniera sono molto frequenti in Cina. Secondo
stime ufficiali, l’anno scorso 2.631 persone sono decedute in 1616 diversi episodi
avvenuti nelle miniere di carbone.
Myanmar - attentato Attentato
ieri in Myanmar. Una bomba è esplosa ieri in un mercato nel sud-est del Paese asiatico,
causando la morte di almeno due persone. Nella regione, vicino alla frontiera con
la Thailandia, da decenni operano i ribelli dell’Unione nazionale Karen.
Nepal
- crisi politica Persiste la crisi politica in Nepal. Per la quarta volta,
ieri, il parlamento non è riuscito a eleggere un primo ministro. Lo stallo è stato
causato, per l’ennesima volta, dall’astensione in blocco del partito comunista e dei
partiti minori che rappresentano l’etnia madhesi. La prossima votazione è fissata
per il 18 agosto.
Somalia – pirati Ennesimo sequestro dei pirati
che seminano il terrore al largo della Somalia. Una nave cargo battente bandiera delle
isole Saint-Vincent e Grenadine, è stata catturata giovedì nel Golfo di Aden. Paura
per i 24 membri dell’equipaggio.
Costa d’Avorio – elezioni La Costa
d’Avorio avrà un capo di Stato. Sono state indette per il prossimo 31 ottobre le elezioni
presidenziali nel Paese africano, una tornata elettorale ripetutamente rinviata dal
2005, in coincidenza con la fine del mandato di Laurent Gbagbo. Soddisfazione e ottimismo
sono stati espressi dal primo ministro Guillaume Soro.
Economia - Italia Si
rafforzano i segnali positivi per l'economia italiana. Il prodotto interno lordo nel
secondo trimestre ha registrato un aumento dello 0,4% sul primo e dell'1,1% sullo
stesso periodo dello scorso anno. Si tratta del secondo trimestre positivo consecutivo,
e su base annua del maggiore rialzo dal terzo trimestre del 2007, ovvero dall'inizio
della crisi. A trainare la crescita è soprattutto l'industria, che a giugno ha registrato
un altro record, un balzo dell'8,2% che non si registrava da 10 anni. (Panoramica
internazionale a cura di Marco Guerra e Elisa Castellucci)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 219
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