2010-08-06 14:51:04

Italia. Berlusconi ai finiani: piano in 4 punti per evitare le elezioni


Un piano in quattro punti riguardante giustizia, fisco, federalismo e sud. È quanto Silvio Berlusconi è intenzionato a proporre a Gianfranco Fini per ricucire lo strappo interno al Pdl e rilanciare a settembre l’azione di governo. Su questo programma, come ha spiegato nel vertice di ieri del Pdl, il premier è intenzionato a chiedere il voto di fiducia del Parlamento. L’alternativa restano le elezioni anticipate. Il servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Ultima offerta di Berlusconi a Fini per evitare il ritorno immediato alle urne. Il premier, forse anche sorpreso dalla consistenza numerica del nuovo gruppo parlamentare "Futuro e libertà per l’Italia" legato al presidente della Camera, frena sul pedale della rottura e prova a rilanciare l’azione riformatrice del governo centrandola su quattro priorità: giustizia, fisco, federalismo fiscale e sud. Un programma che sarà presentato a settembre alla ripresa dei lavori parlamentari, sul quale il premier intende chiedere la fiducia, nella speranza di attirare l’interesse anche dei centristi: l’Udc di Casini, l’Api di Rutelli e anche settori del Pd. Il progetto di ricucitura con il presidente della Camera passa anche per una riorganizzazione interna del Pdl, con la nomina di tre nuovi coordinatori. Anche la Lega definisce la sua strategia di fronte alla crisi della maggioranza apertasi con il voto sul caso Caliendo. Bossi, preoccupato per la sorte del processo federalista, conferma lealtà a Berlusconi, dice no a governi tecnici ed è pronto al ritorno alle urne. Le elezioni anticipate sono giudicate una fuga dalle responsabilità da parte del leader dell’Udc Casini, sostenute invece da Di Pietro, che invita il Pd a fare una scelta chiara tra l’Italia dei Valori e i centristi. Richiesta speculare a quella avanzata da Rutelli. Ma il segretario del Pd Bersani invita le forze dell’opposizione ad evitare veti reciproci perché, spiega, la posta in gioco è chiudere il ciclo berlusconiano che dura da 16 anni.

Pakistan: misure di sicurezza a Karachi dopo le violenze
La polizia del Pakistan ha ricevuto l'ordine di “sparare a vista” a Karachi, la più importante città pachistana dove da lunedì è scoppiata una ondata di violenze che ha causato 86 morti, per frenare le bande armate che imperversano senza freni. È quanto deciso dopo l'assassinio di Raza Haider, leader politico del partito anti-talebano Mqm. Se questa misura non bastasse - ha lasciato capire il ministro dell'Interno Rehman Malik - a Karachi potrebbe essere chiamato temporaneamente anche l'esercito.

Ucciso da un rudimentale ordigno in Afghanistan un sodato della forza Isaf
Un soldato della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf, sotto comando Nato) è stato ucciso nell'Afghanistan orientale. In un comunicato si precisa unicamente che il decesso è stato causato dall'esplosione di un rudimentale ordigno (ied). I militari stranieri morti in Afghanistan sono cinque dall'1 luglio e 416 dall'inizio del 2010.

Fitta nube di fumo su Mosca: sale a 50 il numero di morti per gli incendi
Mosca oggi si è svegliata avvolta da una fitta nube di fumo e le autorità sanitarie hanno lanciato l’allarme sull’alto livello di particelle tossiche presenti nell’aria della capitale. “Il fumo ha coperto l’intera città e la situazione sta peggiorando”, ha avvertito l’agenzia per il monitoraggio dell’inquinamento di Mosca Mosekomonitoring. Problemi per i voli da e per la capitale russa. Nel frattempo l’ondata di caldo afoso non sembra concedere tregua almeno sino alla fine della settimana; sale ad almeno 50 il numero delle vittime colpite dall’emergenza. Il primo ministro Putin ha annunciato che da lunedì verrà presentato un piano per migliorare l’equipaggiamento, l’operatività delle squadre dei vigili del fuoco e la protezione dalle fiamme delle installazioni più a rischio, come centrali nucleari e depositi militari. Inoltre la Russia applicherà un embargo temporaneo sulle esportazioni di grano e dei prodotti derivati a causa della riduzione del raccolto provocata dal caldo. Prime stime dei danni: circa un miliardo di Euro persi con la distribuzione dei campi di grano e migliaia di ettari di foresta carbonizzata.

50 morti e decine di dispersi per le inondazioni nel Kashmir indiano
È salito a 50 il numero delle vittime delle inondazioni provocate dalle forti piogge abbattutesi nella notte nel Kashmir indiano e soprattutto nella zona della storica città di Leh. In particolare, la tv "Times Now" dice che “sono decine i dispersi”, mentre altre emittenti sottolineano che entrambe le autostrade che collegano la città con il mondo esterno (Manali-Leh e Srinagar-Leh) sono interrotte. Anche la pista dell'aeroporto cittadino è rimasta danneggiata e tutti i voli sono sospesi a tempo indeterminato. L'emergenza riguarda anche molti cittadini stranieri che tradizionalmente scelgono Leh come meta delle loro vacanze estive.

A Napoli un morto e 30 feriti per il deragliamento di un treno
Un anziano di 71 anni è morto, un giovane di 25 è in gravissime condizioni e trenta persone sono rimaste ferite: è il bilancio del deragliamento del treno della Circumvesuviana nel quartiere di Gianturco, alla periferia orientale di Napoli, avvenuto in tarda mattinata. Il sindaco, Rosa Russo Iervolino, arrivata sul luogo dell'incidente ferroviario, ha detto che il treno ha probabilmente aumentato in maniera improvvisa la velocità. Il macchinista, un uomo con 20 anni di esperienza, è rimasto illeso ma è sotto choc.

30 minatori intrappolati nel sito di San Estebanm in Cile
Nel sito di San Estebanm in Cile, circa 30 minatori sono rimasti intrappolati ieri sera a causa del crollo di una piccola miniera di oro-rame. Il Cile è uno dei maggiori produttori al mondo di rame, ma gravi incidenti minerari non sono comuni nel Paese sudamericano. Il sovraintendente regionale Ximena Matas ha detto ad una radio locale che i minatori potrebbero essere riparati in un rifugio all’interno della miniera. I soccorritori hanno spiegato che le cause dell’incidente sono ancora ignote e che il difficile accesso alla miniera complica le operazioni di ricerca.

In Kenya, il presidente Kibaki festeggia la nuova Costituzione
Il presidente del Kenya, Mawai Kibaki, ha festeggiato l’ampio consenso mostrato dalla popolazione a favore dell’approvazione della nuova Costituzione, con un discorso davanti a centinaia di sostenitori riuniti nel centro di Nairobi. Nonostante non vi sia stato ancora un annuncio ufficiale da parte della Commissione elettorale, i dati provvisori sul referendum svoltosi ieri mostrano che il fronte del ‘sì’ ha ottenuto una larga maggioranza di voti contro il gruppo dei ‘no’ che avrebbe già riconosciuto la sconfitta. Il presidente del Kenya ha affermato che “Il viaggio storico iniziato 20 anni fa ha ora un lieto fine”. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 218

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