Filippine: i pescatori chiedono l’aiuto dei vescovi contro il progetto del casinò
di Manila
I pescatori della Baia di Manila, nelle Filippine, chiedono alla Chiesa cattolica
locale “esperta in umanità”, di sostenerli nella loro protesta contro la costruzione
di un casinò nella zona: un progetto già approvato sotto l’egida della bonifica della
baia e che dovrebbe essere operativo entro il terzo trimestre del 2012. “Chiediamo
ai nostri arcivescovi e ai nostri vescovi di unirsi al popolo costiero – ha scritto
il presidente nazionale della cooperativa dei pescatori della Baia di Manila, Fernando
Hicap alla Conferenza episcopale delle Filippine – nella loro legittima e giusta lotta
contro le forze del male che vogliono fare delle Filippine la capitale del gioco d’azzardo
in Asia, a scapito delle persone e dell’ambiente della baia”. Secondo i pescatori,
riferisce L’Osservatore Romano, mentre i fautori del progetto inneggiano alla prospettiva
di incrementare i posti di lavoro, il casinò porterà un forte depauperamento del patrimonio
sociale, culturale, morale e religioso della baia. Il rischio più immediato, in proposito,
riguarda lo sfratto delle comunità dei pescatori e degli abitanti dei villaggi costieri:
per questo i pescatori chiedono di instaurare un dialogo costante con i vescovi, al
fine di riflettere insieme sul devastante impatto sociale, ambientale ed etico-morale.
“La vera riabilitazione è valorizzare la storia, la cultura, le tradizioni locali
– affermano – è rispettare soprattutto l’uomo, il suo futuro e l’ambiente che lo circonda”.
(R.B.)