2010-08-06 14:42:29

Alluvioni in Pakistan. Mons. Saldanha: dramma devastante, milioni di persone inermi


Oltre 1.500 vite umane e più di 4 milioni e mezzo di persone rimaste coinvolte. E’ il bilancio, ancora provvisorio, delle inondazioni che in questi giorni hanno colpito il Pakistan. Ingenti anche i danni materiali. Oltre 30 mila abitazioni sono state distrutte, 3 milioni sono i senza tetto, e molte strade risultano impraticabili. Più di 40 ponti sono crollati e scuole e ospedali sono stati sommersi dall’acqua. Il dramma delle inondazioni riguarda diverse aree del Paese come sottolinea l’arcivescovo di Lahore, mons. Lawrence John Saldanha, intervistato da Emer McCarthy, del programma inglese della nostra emittente:RealAudioMP3

R. - The floods have hit…
Le inondazioni hanno colpito in modo devastante un gran numero di persone. Sono cominciate nel nord del Paese, nell’area del Kashmir, del grande fiume Indo, dove sono caduti oltre 30 centimetri di pioggia in un giorno circa. Tutta quella pioggia ora sta scorrendo come un grande tsunami verso il mare e adesso si trova a Sindh. Ovunque sia passato, questo fiume si è portato via migliaia di case. E’ un disastro enorme, un evento devastante. Non abbiamo mai avuto una tale calamità prima d'ora e non sappiamo davvero dove cominciare, perché le persone si sentono travolte e impotenti.

D. - La zona più colpita è la parte nordoccidentale del Pakistan. Come si cerca di intervenire in quell’area?

R. - They're trying to set up camps...
Si cercano di allestire dei campi, ma non sono bene organizzati ed equipaggiati. Servono elicotteri, che sono l’unica speranza di sopravvivenza per queste persone. Swat per esempio, è stata gravemente colpita e per questo ora stiamo cercando di distribuire tende e cibo nel nord-ovest. Stiamo cercando di fare qualcosa. Abbiamo paura che piova di nuovo. Al momento non sta piovendo, ma quello che vediamo sono i molti danni fatti alle strade, ai ponti e alle case. Le strade e le vie di comunicazione sono state molto colpite. Quindi, bisogna riaprire le strade come anche i ponti. Adesso le inondazioni hanno colpito il centro del Pakistan, Sindh, e la diocesi di Multan. Le alluvioni hanno devastato città e villaggi. Ho sentito che alcuni cattolici si sono spostati all’interno dell’area, dove gli è stato offerto un rifugio e dove un parroco si sta occupando di loro. Ho sentito parlare di centinaia di famiglie che sono state trasferite in quella zona. La commissione che si occupa dei disastri naturali è attiva nel nord e sta cercando di fare una stima dei danni.







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