2010-08-05 15:48:50

Gli incendi devastano la Russia. Mons. Mennini: accolto con speranza l'appello del Papa


In Russia sono almeno 50 le persone morte a causa degli incendi che infuriano nel Paese da due settimane e che non accenano a diminuire d'intensità. La situazione si aggrava: ogni giorno si registrano più di 300 roghi e, secondo le previsioni, le temperature resteranno oltre i 40 gradi fino alla metà del mese. Afa, fumo e smog hanno poi portato il livello di inquinamento oltre i limiti di guardia. I soccorritori vanno incontro a numerose difficoltà e il Cremlino ha decretato lo stato di emergenza. Nel Paese, intanto, è stato accolto con speranza l’appello lanciato ieri dal Papa, come sottolinea al microfono di Gabriella Ceraso il nunzio apostolico nella Federazione Russa, mons. Antonio Mennini:RealAudioMP3

R. Prima di tutto è stato accolto con tanta gratitudine perché il Santo Padre ha rivolto il suo pensiero a queste popolazioni. E poi è stato accolto e con tanta speranza, perché le parole del Santo Padre fanno sentire anche alla gente russa, come veramente la Santa Sede, la Chiesa cattolica non trascuri le loro vicende anche così tragiche.

D. – Dalle notizie che giungono, sembra che la gente sia veramente disperata per queste temperature altissime e per la distruzione totale di campi e interi villaggi…

R. – Si, regioni intere come la Campania e come il Lazio sono state avvolte dalle fiamme. L’estensione delle foreste è talmente ampia. Non c’è soluzione di continuità, i morti sono stati trovati nelle macerie delle case, in queste case soprattutto di legno. Poi corpi senza vita sono stati trovati anche vicino ai fiumi. In molti hanno cercato di salvarsi recandosi vicino ai fiumi. Proprio lunedì scorso sono voluto andare a visitare alcuni luoghi nella regione di Novgorod. In questa zone tutto è bruciato, tutto è distrutto.

D. – Sembrerebbe che gli stessi abitanti dei villaggi distrutti si diano da fare in queste ore per far fronte alle emergenze. A che punto sono i soccorsi?

R. – Bisogna dire che il presidente e il primo ministro russi si sono subito dati da fare. Ho visto all’opera tanti pompieri, tanti soldati, anche dei volontari. Ora vedremo come anche noi, come Chiesa cattolica, potremo aiutare soprattutto quelli meno abbienti.

D. – Nella distruzione sono rimasti coinvolti molti campi di grano, una ricchezza fondamentale per la Russia..

R. – Purtroppo sì, infatti, hanno già detto che dovranno importare non so quante tonnellate di grano per la prima volta dopo tanti anni. Dicono i metereologi che una situazione del genere si era verificata 130 anni fa. Bisogna poi pregare perché cresca un sentimento di solidarietà fra tutti.

D. – Sì, il Papa infatti ha chiesto proprio anche questo, la collaborazione internazionale..

R. – Si infatti, il governo ha chiesto l’aiuto dei Paesi vicini. Credo che i primi ad intervenire saranno i tedeschi, anche perché hanno più mezzi.







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