2010-08-03 15:59:53

Guinea Bissau, la tragedia dei bambini talibés


È rischiosa la vita per molti talibés, studenti delle scuole coraniche affidati alla tutela di leader religiosi. Secondo un rapporto dell’Unicef del 2007, realizzato in collaborazione con l’International labour organization e la World Bank, e citato dalla Fides, molti di loro sono costretti all’accattonaggio, vengono picchiati regolarmente, sono malvestiti e malnutriti. Per cercare di arginare questo fenomeno, molte agenzie impegnate nella tutela dell’infanzia organizzano incontri con i familiari con l’obiettivo di reinserirli nelle famiglie d’appartenenza. Alcuni di loro, però, non ce l’hanno. Tra le associazioni impegnate in Guinea Bissau c'è l’ong Bissau-Guinean Amic di Gabu, impegnata dal 2004 a riportare indietro i bambini: le famiglie di queste zone a prevalenza musulmana, infatti, mandano i loro figli nelle scuole coraniche di Tambacounda nel Senegal occidentale, o nelle città del nord del Paese, come Thiés, Dakar e St. Louis. Stando ai dati del rapporto di recente pubblicazione elaborato da Human rights watch, la maggioranza dei 50 mila talibés proviene dal Senegal, da Bafata o da Gabu. Dal 2005 a oggi, l’Amic ha accolto nel suo centro di trasmissione 253 ragazzi e si è impegnato a sostenere le spese scolastiche di ogni bambino fino al completamento della scuola secondaria. Non sempre, però, l’opera di reinserimento in famiglia è semplice: nel 2006 ben 30 bambini sono tornati indietro perché le loro famiglie sono estremamente povere e distanti da scuole e ospedali. (R.B.)








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