2010-08-01 15:59:07

Yemen. Difficoltà alimentari per oltre 300 mila sfollati


Nello Yemen, liberati circa cento prigionieri catturati un mese fa dai ribelli hutu durante gli scontri con l’esercito yemenita nella provincia nordoccidentale di Amran. La liberazione avviene il giorno seguente l’appello del presidente del Paese Ali Abdullah Saleh che ha chiesto il rispetto del cessate il fuoco, a cui i ribelli si sono impegnati, il ritiro dalle postazioni controllate e il rilascio dei civili e dei militari loro prigionieri. Nel Paese gli scontri nelle regioni settentrionali fra ribelli e forze governative hanno causato circa 300 mila sfollati che vivono in condizioni di precarietà alimentare. Qui il Programma Alimentare delle Nazioni Unite (Pam), insieme ad altre organizzazioni non governative – informa l’agenzia Fides - è impegnato a garantire una distribuzione alimentare equa a tutte le famiglie, fra cui si contano circa 60 mila bambini sotto i cinque anni di età. Le operazioni si estendono nelle zone di Hajjah, al-Jawf, Saada, Sanaa e Amran. L'insufficienza dei fondi, l'insicurezza e le difficoltà di accesso rappresentano le sfide principali. Da maggio 2010 – ancora secondo qunato riferito da Fides - il Pam ha dovuto dimezzare le razioni per evitare la sospensione totale degli aiuti. L'accesso ai prodotti alimentari rappresenta ancora una sfida, in particolare nelle zone a nord e ovest di Saada, come pure nel distretto di Harf Sufyan del governatorato di Amran. Particolarmente difficile si rivela raggiungere la zona di al-Jawf, dove l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha registrato 17.794 sfollati, a causa dell'insicurezza tribale e del conflitto tra l'esercito e i ribelli hutu. (C.D.L.)








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