2010-08-01 14:41:47

Reporter senza Frontiere: libertà di stampa sempre più in pericolo nel mondo


Libertà di stampa sempre più in pericolo nel mondo. L'ultima aggressione riguarda il recente rapimento in Messico di 4 giornalisti, la cui sorte è ancora ignota. Il sequestro sarebbe opera di un gruppo di narcotrafficanti del Paese. I 4 si erano occupati della protesta di alcuni detenuti in un carcere dove è forte la presenza di bande narcos. Sulla situazione della libertà di stampa in Messico e nel resto del mondo Linda Giannattasio ha sentito Domenico Affinìto, vicepresidente di Reporter senza Frontiere Italia. RealAudioMP3

R. – La situazione in Messico è disperante perché pur essendo un Paese democratico, è un Paese nel quale fare il giornalista è difficilissimo a causa degli interessi dei gruppi del narcotraffico che da tempo prendono di mira i giornalisti: molti sono tati uccisi, adesso si passa anche ai rapimenti. E’ ovviamente una situazione sulla quale bisognerebbe focalizzare di più l’attenzione anche da parte dei Paesi più avanzati per fare pressione politica.

D. – Qual è lo stato oggi della libertà di stampa nel mondo. Quali i principali ostacoli per il lavoro dei giornalisti?

R. – Tutto ciò che devia il mestiere dalla retta via, che è quella di riportare nel modo più fedele possibile i fatti, dalle pressioni politiche ai rapimenti, le minacce, i ferimenti, gli omicidi. Le aree più difficili sono bene focalizzate: il Continente africano, l’area del Medio Oriente, le tensioni in Iran, zone difficili sono quelle del Sud-Est asiatico, del Centro e Sud America. Poi ci sono aree difficili come la Russia. Le problematiche che si vivono in Europa sono non paragonabili ad altri Paesi del mondo, però la libertà di stampa e di espressione sta conoscendo una degenerazione dal 2001 in poi, dopo l’attacco alle Torri gemelle, perché l’Europa come gli Stati Uniti ha deciso di fronteggiare questa nuova minaccia andando ad erodere una serie di libertà per quanto riguarda i singoli cittadini nel nome di una sicurezza maggiore. Reputiamo che la qualità della libertà di stampa nei Paesi avanzati sia peggiorata, sia rispetto alla tutela delle fonti del giornalista, sia rispetto ad una serie di pressioni che hanno avuto i giornalisti nel momento in cui si andava a trattare temi che in qualche modo avevano a che fare con la sicurezza nazionale.

D. – Cosa bisogna fare per difendere il lavoro di chi racconta queste realtà quando vengono alla luce?

R. – Bisogna resistere quando si è calati in queste realtà e dall’altra parte cercare di aiutare, da parte di chi sta meglio, continuando a parlare di quelle situazioni e cercare di aiutare anche economicamente con aiuti alle famiglie dei giornalisti che vengono incarcerati. Continuiamo a dire che il rapimento dei giornalisti è una cosa molto grave ma nonostante questo il giornalista deve andare e fare il suo mestiere.







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