Nel Nord Kivu 90 mila civili in fuga dagli scontri
“Uccisioni e violazioni dei diritti umani” a danno di decine di migliaia di civili.
E’ quanto accade in queste ore nel Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica
del Congo, secondo una denuncia dell’Ocha, l’agenzia delle Nazioni Unite per il coordinamento
degli affari umanitari. Nell’area, da settimane, l’esercito congolese ha lanciato
un’offensiva contro l’Alleanza delle forze democratiche unite all’Esercito Nazionale
per la liberazione dell’Uganda (Adf - Nalu), e l’epicentro dell’attacco – riferisce
Avvenire – è la città di Beni, proprio nel Nord Kivu. “Molti villaggi sono stati saccheggiati
e i civili sono in preda al terrore- denuncia un comunicato dell’agenzia dell’Onu
- temono di essere derubati o attaccati soprattutto nelle cittadine di Eringeti e
Mutwanga”. La maggioranza degli sfollati sta cercando soccorso presso i propri familiari,
altri cercano riparo dagli scontri presso chiese e scuole. “Protezione, cibo, acqua
e medicine – si legge ancora nel testo - sono i beni di prima necessità che le agenzie
umanitarie della zona stanno cercando di fornire”, ma l’area è insicura e i soccorsi
difficili. Secondo fonti dell’esercito negli scontri sono stati uccisi almeno 30 ribelli.
(C.D.L.)