2010-07-31 14:36:08

Nove milioni di bambini muoiono entro i primi 5 anni di vita per malattie spesso facilmente curabili


Sono ancora nove milioni i bambini nel mondo che muoiono entro i primi cinque anni di vita. Secondo il rapporto decennale di “Countdown to 2015”, sponsorizzato dalle Nazioni Uniti e da altre agenzie internazionali, molto lavoro deve ancora essere fatto per ridurre di tre quarti la mortalità infantile entro cinque anni, come auspicato dagli “Obiettivi del Millennio”. Michele Raviart ha intervistato Francesco Aureli, portavoce di Save the Children, Ong che ha partecipato alla stesura del rapporto.RealAudioMP3

R. - E’ un problema molto serio e molto grave che purtroppo si verifica principalmente al 97% nei Paesi in Via di Sviluppo, parliamo dell’Africa subsahariana e dell’Asia meridionale. Noi parliamo di cause come la polmonite, la diarrea, la malaria, il morbillo. Gli interventi che sono necessari sono semplici, possono essere realizzati attraverso la dislocazione di cliniche di base o di centri sanitari. C’è bisogno di intervenire su quello che è l’igiene e quindi l’acqua potabile.

D. – Ma sono obiettivi effettivamente raggiungibili?

R. – L’obiettivo di ridurre di tre quarti la mortalità infantile entro il 2015, può essere fatto. Gli interventi dovrebbero essere finanziati dai Paesi occidentali che hanno preso degli impegni su questo e che purtroppo non stanziano i fondi necessari.

D. – Una delle cause più frequenti dei decessi infantili, sembra rimanere l'Aids...

R. – Sull’Aids si sono fatti degli enormi passi avanti, da quando il G8 ha istituito il Global Found per combattere l’Aids. La riduzione è stata molto forte nella gran parte dei Paesi dell’Africa che erano i Paesi con i più alti tassi di incidenza dell’Hiv. In questi Paesi c’è da stanziare almeno il 15% del budget nazionale a interventi di rafforzamento dei sistemi sanitari, che possono incidere sulle cause che sono relative alla trasmissione dell’Hiv.

D. – Come l’impegno di Save the Children contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo?

R. – Noi di Save the Children ci stiamo adoperando con circa due miliardi e mezzo di dollari da qui al 2015 in questa campagna che si chiama “Everyone” che è una campagna mondiale che stiamo realizzando, e ci stiamo adoperando anche per far capire ai Paesi in Via di Sviluppo quali sono gli interventi da fare e ai Paesi occidentali anche quali sono gli interventi da finanziare e quanti fondi sarebbero necessari.







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