I funerali dei due alpini morti in Afghanistan. Mons. Pelvi: testimoni di pace nel
mondo
E’ giusto partecipare alle missioni delle Nazioni Unite in aree di crisi ed è importante
farlo con la professionalità e l’umanità che contraddistinguono le forze armate italiane.
Lo ha detto l'ordinario militare monsignor Vincenzo Pelvi durante l'omelia per i funerali
a Roma del primo maresciallo Mauro Gigli e del caporal maggior Pierdavide De Cillis,
i genieri dell'esercito morti nell'attentato di mercoledì in afghanistan. Mons. Pelvi
ha sottolineato sche non si possono ascoltare quelle tendenze emotive generate esclusivamente
da egoismo e disimpegno. Queste missioni all'estero dei militari rappresentano, ha
continuato, l'unica via per offrire un futuro sereno all' umanità. Ad accogliere le
bare dei due militari, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, c’erano le più
alte cariche dello Stato: dal presidente della Repubblica, Napolitano, ai presidenti
delle camere, Schifani e Fini. Assente, invece,il premier Berlusconi che nel pomeriggio
si era recato alla Camera ardente al Celio. Le bare con i due militari, avvolte nel
tricolore, erano rientrate in Italia questa mattina, a bordo di un C-130 atterrato
a Ciampino, accolte dal capo dello stato.
Per una riflessione sull’accaduto
Luca Collodi ha sentito l’ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo
Pelvi: