Concluso in Turchia il viaggio di amicizia di Rondine nel Caucaso del sud
“Siamo pronti a collaborare con voi”, ha dichiarato Nurdan Bayraktar Golder, capo
del dipartimento del Caucaso del sud presso il Ministero degli Esteri turco, durante
l’incontro con la delegazione di Rondine Cittadella della Pace. Si è così concluso
nella capitale turca il “viaggio di amicizia” intrapreso dall’associazione per promuovere
i 14 punti per la pace nel Caucaso. “È davvero molto importante l’attività che state
facendo, soprattutto nel Caucaso del sud” – ha continuato la Golder – “la nostra visione
combacia con la vostra, la Turchia è impegnata attivamente in progetti di pace nell’area”.
Forte il sostegno anche da parte delle autorità locali, come del vicesindaco di Ankara,
Omer Vural, che si è detto pronto a collaborare con l'associazione "Rondine" per la
realizzazione di progetti volti a promuovere una cultura di pace e di tolleranza.
“Emozioni e azioni concrete hanno caratterizzato questo viaggio che rafforza la credibilità
di Rondine in tutto il Caucaso” – ha commentato il presidente, Franco Vaccari – “ponendo
all’attenzione della pubblica opinione il Documento in 14 punti come strumento praticabile
fin da subito, per nuovi gesti di dialogo e di convivenza pacifica”. Incontri politici,
accademici e religiosi hanno segnato le intense giornate del viaggio di amicizia,
ponendo le basi per la selezione del primo studente azero, tra i giovani sfollati
del conflitto in Nagorno Karabakh. Il primo confine attraversato è stato quello della
Georgia, dove "Rondine" ha rafforzato i suoi storici legami di fiducia e amicizia
con le diverse autorità. L’attraversamento della “red line” in Abkhazia con gli studenti
di tutte le parti in causa è stato il risultato più significativo della diplomazia
popolare che "Rondine" promuove come risposta ai conflitti. Il viaggio è poi proseguito
in Armenia, dove è stato annunciato l’arrivo del primo studente di Yerevan alla Cittadella
della Pace e sono state avviate le procedure per la selezione del primo giovane armeno
residente nel Nagorno Karabakh. Oltre alle udienze con il Patriarca Bartolomeo I e
con il vice Muftì, a Istanbul, la delegazione ha incontrato il vice-rettore della
Galatasaray University, prof. Şakir Ersoy. (C.F.)