Appello del Celam a Colombia e Venezuela: sia preservata la pace
Con un appello di pace rivolto a Colombia e Venezuela sono terminati ieri in Bolivia,
nella città di Cochabamba, i lavori del IX Incontro sulle comunicazioni, a cui hanno
preso parte, oltre agli organizzatori dell’evento, il dipartimento stampa del Celam
(Consiglio episcopale latinoamericano) e i delegati delle Conferenze episcopali di
diversi Paesi della regione, tra cui Ecuador, Colombia, Venezuela e Bolivia.“Consapevoli
di essere al servizio della comunione - affermano i partecipanti all'incontro - ci
uniamo agli appelli dei nostri pastori per chiedere alle autorità della Colombia e
del Venezuela di preservare la pace e i buoni rapporti che caratterizzano la fratellanza
tra questi popoli”. Per tre giorni, i partecipanti hanno condiviso esperienze sulla
pastorale delle comunicazioni nel contesto del documento della Conferenza generale
di Aparecida (2007) e della Missione continentale in corso in tutto il Paese da oltre
un anno. Nel documento conclusivo si rileva l’importanza di mettere la comunicazione
al servizio della missione e quindi a sostegno dell’incontro personale di ogni cristiano
con Cristo. Perché una tale comunicazione possa essere adeguata – sottolineano i partecipanti
– questa pastorale deve saper rispondere alle esigenze degli “scenari politici, economici
e religiosi” e, in modo particolare, al dinamismo stesso delle comunicazioni odierne.
“Le strategie della comunicazione”, si osserva, “devono favorire una maggiore diffusione
e conoscenza della Buona Novella” e il punto fermo di questo sforzo deve essere il
fatto che la “Chiesa, al tempo stesso che evangelizza, è evangelizzata” e così “comunica
perché essa stessa è comunicazione”, comunione e condivisione. Si ricorda, inoltre,
che una tale comunicazione è anche annuncio del Cristo, al quale è chiamato ogni discepolo
che, essendo seguace del Redentore, è anche suo missionario. Durante l'incontro ci
si è soffermati anche sui diversi aspetti riguardanti le nuove caratteristiche della
comunicazione, dopo l’avvento della cosiddetta “era digitale” che, tra tante novità
e sfide, ha introdotto quelle della tempestività e della globalità. Vale a dire che
la comunicazione acquista valore aggiunto, se si verifica con immediatezza, e al tempo
stesso supera ogni confine per diventare contenuto universale, planetario. (A cura
di Luis Badilla)