La Chiesa è giovane e gioiosa nonostante le sofferenze: così il Papa al termine del
film sui cinque anni del suo pontificato
“La Chiesa anche oggi, benché soffra tanto, come sappiamo, tuttavia è una Chiesa gioiosa,
non è una Chiesa invecchiata” ma è una Chiesa “giovane” dove “la fede crea gioia”:
è quanto ha detto ieri pomeriggio il Papa al termine del film “Cinque anni di Papa
Benedetto XVI”, proiettato nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di Castel
Gandolfo, pellicola prodotta dalla Bayerischer Rundfunk. L’autore e regista è Michael
Mandlik, il produttore esecutivo il prof. Gerhard Fuchs. Il Papa ha avuto parole di
ringraziamento per quanti hanno collaborato alla realizzazione di “questo viaggio
spirituale straordinario” che ha permesso di rivivere momenti significativi di questi
cinque anni del suo servizio petrino e della vita della Chiesa stessa. “E' stato per
me personalmente molto commovente – ha detto - vedere alcuni momenti, soprattutto
quello nel quale il Signore impose sulle mie spalle il servizio petrino. Un peso che
nessuno potrebbe portare da sé con le sue sole forze, ma lo può portare soltanto perché
il Signore ci porta e mi porta. Abbiamo visto in questo filmato – ha aggiunto - la
ricchezza della vita della Chiesa, la molteplicità delle culture, dei carismi, dei
doni diversi che vivono nella Chiesa e come, in questa molteplicità e grande diversità
vive sempre la stessa, unica, Chiesa” e come il primato petrino abbia “questo mandato
rendere visibile e concreta l’unità nella molteplicità storica, concreta, nell'unità
di presente, passato, futuro e dell'eterno”. Il Papa ha affermato di aver “trovato
molto interessante, un’idea bella, quella di inserire tutto nella cornice della nona
sinfonia di Beethoven, dell’Inno alla gioia, che esprime come dietro tutta la storia,
ci sia la gioia della nostra redenzione”. Ha quindi apprezzato come il film finisca
con la visita presso la Madre di Dio “che ci insegna l’umiltà, l’obbedienza e la gioia
che Dio è con noi”.