Italia. Nel giorno in cui la Camera ha dato il via libera definitivo alla manovra
economica, che diventa così legge, si è consumato definitivamente il divorzio politico,
dopo 17 anni di alleanza, tra i due cofondatori del Pdl, il premier Berlusconi e il
presidente della Camera Fini. Il servizio di Giampiero Guadagni:
Per un commento
su questa spaccatura politica e istituzionale sentiamo padre Michele Simone, vicedirettore
della rivista dei Gesuiti "Civiltà Cattolica" e notista politico. L'intervista è di
Gabriella Ceraso:
Per quanto
riguarda la manovra economica varata dal governo, tra le misure fondamentali spiccano
la stretta sulle pensioni, lo stop agli aumenti degli stipendi per gli statali, i
tagli a regioni ed enti locali, ma anche novita' per le imprese e per le popolazioni
abruzzesi colpite dal sisma. Soddisfazione dal Pdl, critiche dall’opposizione, mentre
i sindacati restano sul piede di guerra. “Il provvedimento era necessario, o avremo
fatto la fine della Grecia”-ha detto il premier Berlusconi. Sulla stessa linea il
presidente del Senato Schifani che ha ribadito: per ridurre il debito abbiamo dovuto
chiedere sacrifici a tutti i cittadini italiani. Cecilia Seppia ha chiesto un commento
a Giuliano Cazzola, economista, deputato del Pdl:
Un provvedimento
che tocca tutti i settori, dunque, compreso quello della politica, con tagli agli
stipendi di ministri e parlamentari, ma che in ogni caso non ha saputo salvaguardare
le fasce più deboli della popolazione, come conferma al microfono di Cecilia Seppia,
Tiziano Treu, responsabile lavoro del Pd: