Iniziative della comunità cattolica in Ungheria a favore della popolazione rom
Una preghiera “per la riconciliazione tra popolazione ungherese e popolazione rom”.
È quanto proposto per domenica prossima dalla Comunità di Sant’Egidio di Budapest.
“Preghiamo affinché il Signore disarmi nel nostro Paese le emozioni, le parole e le
mani violente, e ci insegni a convivere con i popoli d’Europa e di tutto il mondo”
viene spiegato in una nota citata dal Sir. Per l’occasione verranno commemorati due
anniversari: l'uccisione, nell’agosto 2009 nel villaggio di Kisléta, di una donna
zingara, Maria Balog, sesta vittima degli attentati compiuti in Ungheria negli ultimi
due anni contro i rom, e il 65.mo dell’olocausto degli zingari sterminati nelle camere
a gas ad Auschwitz-Birkenau. Sarà mons. Janos Szekely, vescovo ausiliare di Esztergom-Budapest
e responsabile della pastorale dei rom della Conferenza episcopale ungherese, a pronunciare
l’omelia della Messa. Il 4 agosto il presule parteciperà anche ad un altro evento
dedicato ai rom nella capitale magiara: un concerto di Eucharist, gruppo di musica
leggera ecclesiale. Da molti anni la Chiesa cattolica ungherese è in prima linea per
l’integrazione degli zingari nel tessuto sociale, in particolare per mantenere aperte
le scuole nelle campagne, in molti casi frequentate solo da bambini rom. Si stima
che in Ungheria sui poco più di 10 milioni di abitanti ci siano dai 600 agli 800mila
zingari suddivisi in quattro gruppi linguistici con 17 dialetti. (M.G.)