Burkina Faso: il governo contro la discriminazione delle donne accusate di stregoneria
Esiste dal 2001, il centro di Bokin, in Burkina Faso, aperto dalla Chiesa cattolica
per accogliere donne anziane accusate di stregoneria e quindi profondamente discriminate,
una pratica molto diffusa nel Paese africano. Il centro, riferisce l'agenzia Misna,
nei giorni scorsi ha ricevuto la visita del ministro per la Promozione dei diritti
umani, Salamata Sawadogo, inserita nel programma di governo per l’eliminazione di
ogni forma di discriminazione femminile. “Il dramma di queste donne è una delle sfide
che devono essere vinte per il bene dell’umanità”, è stata la dichiarazione di padre
Georges Godo, parroco della chiesa locale e responsabile del centro, che attualmente
ospita una trentina di donne costrette a lasciare le loro case e i loro luoghi d’origine
perché accusate di stregoneria e per questo escluse dalla vita sociale. Il ministro,
durante la visita, ha ribadito che chiunque si macchi di queste colpe è passibile
di sanzioni e ha invitato il governo e la società civile a unirsi nell’impegno in
favore della popolazione femminile. (R.B.)