Bangladesh: la Chiesa in aiuto alle donne oggetto di violenza a causa della dote
La Chiesa del Bangladesh, attraverso la Caritas locale, è impegnata in prima linea
nella lotta contro la violenza sulle donne, in particolare nella regione nord-occidentale
del Paese, al confine con lo Stato indiano del Bengala. Parrocchie e Caritas, dunque,
sono attive sul fronte della sensibilizzazione: “Cerchiamo di spiegare alla gente
quanto sia negativo questo sistema”, dice all'agenzia Zenit padre Anthony Sen, parroco
di Thakurgaum. Nell’area è attivo anche un progetto della Caritas che attraverso spettacoli
di Gambhira, rappresentazioni teatrali tradizionali a base di musica e danze, è riuscito
ad estirpare la violenza in circa mille villaggi: “In passato avevamo provato con
seminari e riunioni, ma non aveva funzionato”, ha raccontato il responsabile locale
del progetto Caritas, Suklesh George Costa. Il fenomeno della violenza sulle donne,
qui, è connesso alla pratica della dote che ognuna deve avere al momento del matrimonio:
accade così, nonostante sia illegale dal 1980, che molte famiglie povere o che non
possono permettersi di pagarla, si macchino di infanticidio, mentre è in aumento il
numero degli aborti selettivi nei confronti delle femmine. Non meno drammatica, comunque,
è la sorte che accompagna le donne con doti ritenute insufficienti: spesso sono maltrattate
dai mariti, torturate, sfigurate con l’acido e addirittura uccise. (R.B.)