Arrivata a Roma una bimba palestinese che in Italia riceverà cure necesessarie per
sconfiggere il cancro
Una bambina palestinese di appena cinque anni, gravemente malata di cancro, è arrivata
ieri sera all’aeroporto di Fiumicino accompagnata dal padre. Grazie all’interessamento
dell’associazione umanitaria Angels e del Consolato Italiano a Gerusalemme, Intisar
Almshalah potrà ricevere le cure necessarie in Italia per sconfiggere una gravissima
forma di tumore al fegato. Elisa Castellucci ha chiesto alla portavoce di Angels,
Benedetta Paravia, quale sia la realtà delle strutture sanitarie presenti a
Gaza:
R. – Per
quanto riguarda la cura di patologie invasive o comunque un po’ più complicate, dove
ci vogliono adeguate strutture ospedaliere e adeguato personale medico, tutti i bambini
di Gaza sono costretti ad andare in Israele per le cure. Questo comporta dei disagi
notevoli anche per le famiglie poiché un solo genitore è ammesso all’accompagnamento
e quando per esempio, nel caso di tumori infantili, devono fare dei cicli di chemioterapia,
hanno bisogno di stare parecchio tempo lontani da casa.
D. – Come vive
un bambino a Gaza?
R. - Un giorno ci può essere una condizione di normalità
e il giorno seguente, invece, ci può essere una grande tensione, una grande preoccupazione
a livello delle famiglie e, soprattutto, per quanto riguarda le famiglie con bambini
malati, un perenne stato di angoscia poiché spesso non sanno proprio a chi appellarsi.
Fortunatamente le famiglie, con il passaparola, sono riuscite a sapere che esistiamo
e così stiamo ricevendo gradualmente delle richieste e stiamo dando la priorità alle
situazioni più gravi.
D. – Quanto è importante l’opera e il lavoro svolto
dalle numerose associazioni e Ong presenti sul territorio?
R. – Sicuramente
è importante dare la possibilità ai cittadini di Gaza di vivere una vita dignitosa.
E' importante costruire, investire sul territorio, non soltanto una beneficienza ma
creare le condizioni per una loro autonomia. E’ questa la cosa più importante.