2010-07-26 15:50:51

Myanmar: fioriscono le vocazioni sacerdotali, in calo quelle religiose


La Chiesa in Myanmar è soddisfatta della situazione delle vocazioni sacerdotali, mentre ha bisogno di più vocazioni religiose. Quelle alla vita consacrata non hanno, infatti, conosciuto la fioritura registrata in questi ultimi anni da quelle al sacerdozio. Uno dei motivi – spiega all’agenzia Ucan padre Cyprian Aung Win, vice-rettore del Seminario maggiore di San Giuseppe di Yangon - è che molti religiosi hanno perso il ruolo e quindi anche lo status che avevano in passato. È il caso dei Fratelli delle Scuole Cristiane o Lasalliani: dopo la nazionalizzazione delle scuole cattoliche, nel 1962, il loro numero è diminuito nel Paese, racconta il Superiore Provinciale dei Lasalliani fratel Lawrence. Dovendo scegliere tra sacerdozio e vita consacrata, i giovani infatti preferiscono la prima: “Molta gente pensa che diventare sacerdote offra maggiori garanzie a un giovane”, conferma fratel Mg Mg Tin, Superiore generale dei Piccoli Fratelli di San Francesco Saverio, che sottolinea il ruolo centrale della famiglia per promuovere le vocazioni tra i giovani. Attualmente sono 150 i religiosi che svolgono il loro apostolato nel Paese, mentre al seminario di San Giuseppe sono iscritti 170 aspiranti sacerdoti. (L.Z.)







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