Colombia-Venezuela: l'impegno degli episcopati per la pace tra i due Paesi
La Chiesa cattolica in Colombia e in Venezuela opererà per la pace e per contribuire
a migliorare le relazioni tra i due Paesi. Dopo la decisione, presa giovedì scorso,
dal presidente venezuelano Hugo Chávez di rompere le relazioni diplomatiche con la
Colombia, la tensione tra i governi di Caracas e Bogotá è infatti molto alta, con
le forze armate venezuelane in stato d'allerta e dispiegate lungo gli oltre duemila
chilometri di confine tra i due Paesi. Al centro della contesa, come noto, l'accusa
rivolta a Caracas di dare ricovero a 1.500 guerriglieri colombiani. Venerdì — a margine
di un incontro promosso a Bogotá dal Consiglio episcopale latinoamericano sulla ricostruzione
post-sisma ad Haiti — i presidenti delle conferenze episcopali di Colombia e Venezuela
hanno espresso l'auspicio che la Chiesa possa contribuire a migliorare le relazioni
tra i due Paesi. L'arcivescovo di Barranquilla, Rubén Salazar Gómez, presidente dell'episcopato
colombiano, ha chiesto che si tenga conto della sofferenza delle persone colpite dalla
decisione venezuelana e si è augurato che si trovi presto la strada per superare
le difficoltà. E, soprattutto, che relazioni tra i due Paesi siano già nell'immediato
improntate all'insegna della «pace e della fraternità». È incredibile — ha detto
il presule — che non si trovino delle soluzioni ai problemi politici tra Colombia
e Venezuela, anche perché «i nostri popoli meritano di vivere in pace». L'importante
— ha concluso — è contribuire a superare il «clima di sfiducia reciproca». Ricordando
anche come il nuovo presidente colombiano, Juán Manuel Santos, il cui insediamento
è previsto per il 7 agosto, abbia espresso l'importanza di mantenere buone relazioni
con i Paesi confinanti. Sulla stessa lunghezza d'onda - riferisce L'Osservatore Romano
- il presidente dei presuli del Venezuela, l'arcivescovo di Maracaibo, Ubaldo Ramón
Santana Sequera, il quale, sottolineando come la situazione sia «preoccupante», si
augura anche che gli episcopati di Colombia e Venezuela possano «continuare a lavorare
insieme dando testimonianza di fraternità». E soprattutto, che «si eviti il conflitto
tra le due nazioni. Dobbiamo cercare insieme percorsi diversi dalla guerra». (L.Z.)