Per i volontari della Caritas, un’estate in mezzo ai terremotati d’Abruzzo
Un’estate di solidarietà è quella che stanno vivendo circa 1500 volontari della Caritas
italiana e di altre organizzazioni religiose, provenienti dalle diocesi di tutta Italia,
impegnati all’Aquila e nelle altre zone terremotate dell’Abruzzo. Il servizio svolto
è principalmente di animazione nei 13 campi organizzati per i bambini, negli alberghi
dove sono ancora ospitate molte famiglie e nei centri anziani, ma alcuni si occupano,
invece, dei lavori manuali di ristrutturazione e messa in sicurezza delle parrocchie.
La vera ricostruzione da operare, però, è quella del tessuto economico dell’area colpita:
la Caritas, a questo proposito, ha avviato un progetto con gli istituti di credito,
per offrire alle famiglie un sostegno finanziario e tecnico-formativo. Nel contempo,
sono stati aperti molti sportelli di ascolto. “I problemi sono quasi sempre di natura
economica – è la testimonianza del co-direttore della Caritas diocesana, Ramon Mangili
all’Osservatore Romano – ma molto spesso vediamo che, al di là del bisogno materiale,
le persone hanno la necessità di sfogarsi e di essere ascoltate”. (R.B.)