Ecuador: una nuova radio cattolica on line per promuovere l'evangelizzazione
Accompagnare gli ascoltatori con il messaggio evangelico: è l’obiettivo della nuova
radio on line dell’arcidiocesi di Quito, in Ecuador. L’emittente è ascoltabile
direttamente dal sito Internet dell’arcidiocesi (www.arquidiocesisdequito.ec) ed è
stata presentata nei giorni scorsi da mons. Raúl Eduardo Vela Chiriboga, primate dell’Ecuador.
Ce ne parla Isabella Piro:
“Una radio
di accompagnamento per i lavoratori e che, nei diversi momenti della giornata, presenta
il messaggio di Gesù attraverso l’Angelus, il Santo Rosario, le riflessioni dei vescovi”:
così mons. Vela Chiriboga ha presentato la nuova radio dell’arcidiocesi di Quito,
ascoltabile on line. La sua programmazione, ha aggiunto, include anche “la musica
classica, che rilassa l’ascoltatore e gli permette di continuare le sue attività”.
Un’emittente, quindi, “al servizio della Chiesa e che rende possibile evangelizzare
il mondo”. In questo modo, l’arcidiocesi di Quito si allinea alle tante emittenti
cattoliche presenti in tutta l’area latinoamericana, come ci spiega padre
Guillermo Ortiz, responsabile per la nostra emittente della Promozione
in America Latina:
“In America Latina ci sono tante emittenti cattoliche,
diverse a seconda della legge del Paese; ci sono Paesi in cui la Chiesa non può avere
un’emittente. In Argentina, ad esempio, le emittenti sono oltre 130; ogni diocesi
può avere sei emittenti. Ci sono Paesi come il Brasile, ad esempio, che è molto ben
organizzato: tutte le diocesi hanno emittenti, ma ci sono problemi poiché in genere
queste emittenti sono molto piccole e hanno anche problemi economici. Credo che una
sfida molto grande sia la formazione professionale delle persone che gestiscono queste
emittenti, sapere parlare delle cose della Chiesa, del Catechismo, e pensare ai contenuti
dei programmi”.
Dall’Argentina al Venezuela, dalla Bolivia all’Uruguay,
passando per il Cile e l’Honduras, sono 20 i Paesi che compongono l’America Latina.
Le distanze sono spesso enormi ed è proprio qui che la radio compie la sua missione
più importante:
“La radio è molto importante perché raggiunge tanta
gente che non può andare in chiesa, che non può essere vicina alla comunità della
diocesi e della parrocchia. Ci sono i malati, i carcerati, i "lontani" dalla Chiesa
perché ci sono anche zone deserte … Quindi, la trasmissione deve far compagnia alla
gente nelle sue preghiere e nel suo lavoro!”.
Molte emittenti latinoamericane
riprendono le trasmissioni della Radio Vaticana e circa 600 tra loro ricevono una
newsletter settimanale di informazione sull’America Latina:
“In America
Latina, bisogna dirlo, a causa della corruzione non c’è un’informazione vera su quello
che accade nella Chiesa locale e anche nella Chiesa universale. Quindi tentiamo di
offrire noi, soprattutto, un’informazione di quello che succede non soltanto al Papa
e qui, in Vaticano, ma anche in ogni Paese. E la gente che ascolta la trasmissione
della Radio Vaticana, può ascoltare quello che succede in Venezuela, in Argentina,
in Colombia, in Messico perché forse nello stesso posto non sanno cosa sta accadendo
perché i mezzi di informazione non danno questo tipo di informazione …”.
“Il
sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola”
è il tema che il Papa ha scelto per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
di quest’anno. La nuova radio dell’arcidiocesi di Quito lo ha trasformato subito in
realtà.