Conferenza di Vienna: in calo i fondi per la lotta all'Aids
Si chiude domani a Vienna la Conferenza sull’Aids, da dove emergono preoccupazioni
e timori per il calo dei finanziamenti internazionali nella lotta contro l’Hiv. Attualmente
le persone affette dal virus nel mondo sono circa 33 milioni. Ma perché di questa
malattia, nonostante questi dati, non si parla praticamente più? Salvatore Sabatino
lo chiesto a Giuseppina Liuzzi, infettivologia dell’Istituto Spallanzani di
Roma, raggiunta telefonicamente nella capitale austriaca.
R. - Non
si parla più della malattia, non si parla più di prevenzione. La cosa assolutamente
più importante che sta emergendo qui a Vienna è la non disponibilità dei fondi e questo
specialmente per i Paesi in via di sviluppo. Sorge, quindi, il problema della trasmissione
del virus, della propagazione del virus anche in altri Paesi.
D.
- Quali sono le ricadute pratiche di questa mancanza di fondi? R. - Sicuramente
la non disponibilità di farmaci, specialmente nei Paesi in via di sviluppo; la non
disponibilità di fondi per la ricerca e quindi il non progredire della ricerca; e
il non trovare nuovi modi per sconfiggere la malattia. La cosa sicuramente più importante
è la mancanza di risorse nei Paesi in via di sviluppo.
D. - Oltre all’Africa,
altre zone del mondo sono colpite da questa malattia e soprattutto l’Est europeo ed
anche l’Asia…
R. - Infatti la scelta del Congresso mondiale a Vienna
nasce proprio dal voler attirare l’attenzione proprio sulle problematiche dei Paesi
dell’Est. Sappiamo pochissimo su queste problematiche in quei Paesi: non conosciamo
bene i numeri da un punto di vista epidemiologico; sappiamo che non c’è accesso e
non c’è disponibilità delle terapie antiretrovirali. Molto si deve fare ora anche
per quel tipo di Paesi e quindi non soltanto per l’Africa, ma anche per i Paesi dell’Est
così come per la Russia.
D. - Quali le ultime novità in fatto di cura
di questa malattia?
R. - Da un punto di vista di terapie di nuovi farmaci
grandi novità non emergono, se non farmaci che già conosciamo e quindi l’ampliamento
delle sperimentazioni di alcuni farmaci. Forse la cosa più interessante e che ha destato
molta attenzione ed anche molta curiosità nel mondo scientifico è stata l’utilizzazione
di un gel vaginale, a base di un farmaco antiretrovirale, che ha la capacità di proteggere
dall'infezione la donna durante un rapporto sessuale.