Pakistan: sette giorni di lutto per i due cristiani uccisi a Faisalabad
I cristiani di Faisalabad, accanto a organizzazioni politiche, sociali e religiose,
hanno annunciato che osserveranno sette giorni di lutto per commemorare i due fratelli
uccisi due giorni fa, “vittime innocenti dell’odio anti cristiano”. Vi saranno anche
in tutte le chiese, “speciali preghiere per la pace e incontri per riattivare il dialogo
interreligioso”, dice all’agenzia Fides padre Aftab James Paul, a capo della Commissione
per il Dialogo interreligioso della diocesi di Faisalabad, notando che nella comunità
“resta la paura, accanto a dolore, rabbia e disappunto”. Padre Aftab afferma che “stiamo
rafforzando i tentativi di dialogo con i leader religiosi musulmani. Il dialogo interreligioso,
prima di questa tragica vicenda, era molto sviluppato a Faisalabad. Credo che gruppi
di estremisti, diffondendo materiale blasfemo da attribuire ai cristiani e uccidendo
i due fratelli, abbiano agito con il preciso intento di minare le basi del dialogo
e dell’armonia. Oggi ci conforta vedere che molti musulmani vengono nelle nostre chiese
per manifestarci dolore e solidarietà. Chiediamo al governo un attento lavoro di indagine
che trovi i colpevoli e i mandanti. La polizia – rimarca il sacerdote – è stata almeno
negligente in questo caso, non avendo saputo garantire la protezione dei detenuti
cristiani”. Francis Mehboob Sada, direttore del “Christian Study Center” di Rawalpindi,
nota che “nemmeno un folle avrebbe messo il proprio nome, indirizzo e telefono in
calce a un volantino con tali parole blasfeme. C’è una macchinazione di provocatori.
Purtroppo sono sparsi nel Paese molti gruppi estremisti che vogliono soffiare sul
conflitto interreligioso, che vogliono distruggere la pace e l’armonia. Bisogna smascherarli
e fermarli”. (R.P.)