2010-07-21 15:58:39

Hillary Clinton annuncia nuove sanzioni contro la Corea del Nord


Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton è giunta a Seul. In agenda, colloqui con i vertici sudcoreani per discutere di alleanze ma anche della tensione con la Corea del Nord. Intanto, la Cina esprime preoccupazione per le manovre militari congiunte Stati Uniti-Corea del Sud in programma per domenica nel Mar del Giappone. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Mostrare pieno sostegno agli alleati della Corea del Sud, lanciando un monito al regime comunista di Pyongyang. Muove da queste ragioni la visita del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, e del segretario alla Difesa, Robert Gates, giunti oggi a Seul. Il viaggio diplomatico arriva a quattro mesi dall’affondamento della nave militare sudcoreana da parte della Marina del nord e in piena fase di stallo nei colloqui a sei sul programma nucleare di Pyongyang. Non sorprende quindi l’annuncio da parte della Clinton di nuove sanzioni Contro la Corea del Nord. Il capo della diplomazia americana ha spiegato che si tratta di misure che non toccheranno la popolazione civile, ma che “hanno lo scopo di destabilizzare” le politiche del governo. Previsto, in particolare, il congelamento di “asset individuali” e la "moral suasion" verso gli altri Paesi perché non “comprino i beni proibiti dalla Corea del Nord”. Il segretario di stato americano si è però detta pronta a tornare al tavolo delle trattative “in presenza di segnali sinceri e positivi che finora non si sono visti”. In mattinata, i due esponenti dell’amministrazione Usa hanno visitato la zona smilitarizzata tra le due Coree, l'area-cuscinetto larga 2,5 miglia, mentre da domenica prossima inizieranno le manovre congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud nel Mar del Giappone. "Un forte segnale a Pyongyang and Kim Jong Il", ha affermato l'ammiraglio Willard, comandante delle forze americane nel Pacifico.

Colloqui Obama-Cameron
La data del 2014 è realistica, la conferenza di Kabul ha segnato un netto passo in avanti. E’ il parere comune espresso ieri a Washington dal presidente Usa, Barack Obama, e dal premier britannico, David Cameron, durante il loro incontro alla Casa bianca. Ribadite le buone relazioni bilaterali nonostante la delicatezza dei temi affrontati: il disastro della Bp e la sua presunta responsabilità nel caso Lockerbie. Ci riferisce Elena Molinari:RealAudioMP3

Il conservatore Cameron si è mosso con cautela durante la sua prima visita alla Casa Bianca del democratico Obama, sottolineando la forte agenda comune: avere successo in Afghanistan, garantire crescite economiche e sconfiggere il protezionismo. Il premier britannico ha anche cercato di dissipare la nube allungata sui colloqui dalle perdite di un pozzo della Bp. Cameron ha definito la marea nera una “catastrofe” e ha assicurato che è compito della Bp chiudere la falla, ripulire, e pagare i risarcimenti. Ha ribadito, però, che la British Petrolium è un’importante azienda per l’economia britannica e americana. E’ stato affrontato anche il sospetto emergente in America che gli interessi economici della Bp in Libia siano stati la reale motivazione dietro la liberazione di Al Megrahi, uno dei terroristi di Lockerbie. Il premier britannico si è detto convinto che rilasciare il terrorista fu assolutamente sbagliato, ma che è stata una decisione del governo scozzese e non della Bp.

Yemen
E’ salito ad almeno 40 vittime il bilancio degli scontri in corso da quattro giorni in Yemen tra ribelli sciiti e una tribù filogovernativa sostenuta dall’esercito. Le violenze rientrano nel quadro di una lunga faida che va avanti dal 2004, costata la vita a centinaia di persone, mentre almeno 350 mila abitanti della zona hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni.

Violenza nel Caucaso
Un gruppo di terroristi ha fatto irruzione all'alba di oggi in una centrale idroelettrica della Kabardino-Balcaria, Repubblica del Caucaso settentrionale russo, uccidendo due agenti di sicurezza e provocando alcune esplosioni che hanno fermato l’impianto. Dopo l’attentato, il presidente russo, Dimitri Medvedev, ha chiesto al capo dei Servizi segreti, Aleksandr Bornikov, di rafforzare la sicurezza delle centrali. Sempre nel Caucaso russo, un altro attacco terroristico si è verificato nella capitale della Cecenia, Grozny, dove un agente è morto e un altro è rimasto ferito a seguito di un’esplosione.

Maree nere
Mente nel golfo del Messico prosegue il test di tenuta del tappo sulla falla del pozzo della Bp, nel Mar della Cina si allarga la chiazza di petrolio fuoriuscita dai due oleodotti scoppiati nei pressi del porto di Dalin. Le autorità cinesi stanno cercando di contenere con ogni mezzo l'onda nera che sta per lambire le acque internazionali. Nel corso delle operazioni di pulizia, ieri è morto un giovane pompiere mentre cercava di rimettere in funzione una pompa sottomarina che era stata danneggiata. La stampa di Hong Kong sostiene che ieri si è avuta la prima vittima della lotta contro l'onda nera: un giovane vigile del fuoco anengato mentre cercava di rimettere in funzione una pompa sottomarina che era stata danneggiata.

Turchia-Pkk
Importante apertura del leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan, dopo l’attacco di ieri nella provincia di Hakkari tra l’esercito turco e separatisti del Pkk. In un’intervista alla Bbc, Ocalan ha annunciato la disponibilità a deporre le armi sotto la supervisione dell’Onu se la Turchia accetterà la tregua e alcune rivendicazioni. Nessun commento da parte di Ankara, che considera il Pkk un movimento terroristico. Nel frattempo questa notte, nel est del Paese, si è verificata un’esplosione su un oleodotto che trasporta gas naturale iraniano. All’inizio del mese era già avvenuta un’esplosione analoga su un oleodotto che trasportava petrolio iracheno verso la Turchia. Della deflagrazione erano stati accusati i ribelli separatisti curdi del Pkk.

Iran: Khamenei accusa Usa e Regno Unito
La Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha detto oggi che Teheran fermerà le azioni terroristiche sponsorizzate nel Paese da “Stati Uniti, Gran Bretagna e regime sionista”, riferendosi al duplice attentato suicida avvenuto giovedì scorso nel sudest del Paese, con un bilancio di 27 morti. L'attacco, avvenuto davanti a una moschea sciita, è stato rivendicato dai “Soldati di Dio”, un gruppo estremista sunnita da un decennio attivo con attentati e rapimenti di poliziotti nel sudest dell'Iran, Paese dove oltre il 90 per cento della popolazione è sciita. “La Repubblica islamica dell'Iran - ha aggiunto Khamenei - non permetterà ai mercenari delle potenze arroganti di raggiungere i loro scopi. A tutte le autorità è ordinato di affrontare con forza i nemici dell'unità del Paese e punirli”.

Romania
Sono stati riesumati a Bucarest, in Romania, i corpi del dittatore comunista, Nicolae Ceausescu, e di sua moglie Elena per accertarne l’identità tramite l'esame del dna. Serviranno diverse settimane per conoscere i risultati delle indagini. Dopo i prelievi, i corpi verranno nuovamente inumati. Ceausescu fu al potere in Romania dal 1965 al 1989. Esautorato dalle manifestazioni di piazza seguite al crollo del Muro di Berlino, cercò di fuggire, ma fu arrestato, processato e giustiziato.

Fiat: Cda approva scorporo gruppo
Il Consiglio di amministrazione Fiat ha approvato la scissione parziale, a partire dal 1° gennaio 2011, con cui l’azienda torinese intende trasferire ad una società di nuova costituzione, la Fiat Industrial S.p.A., alcune partecipazioni nel settore dei veicoli industriali, della nautica, delle macchine agricole e per le costruzioni, oltre a debiti finanziari. Da gennaio 2011 Fiat e Fiat Industrial saranno quotate separatamente. Intanto, nel secondo trimestre 2010, il gruppo è tornato all’utile netto con 113 milioni. I ricavi sono aumentati del 12,5%.

Messico
Nuove intimidazioni dai trafficanti di droga in Messico, quando ormai è guerra aperta tra le diverse bande di narcos. Uno dei cartelli di Ciudad Juarez, dove giovedì scorso un’autobomba ha provocato tre morti, ha minacciato di farne esplodere un'altra, da 100 chili. Nonostante il rafforzamento delle truppe ordinato dai governi di Messico e Stati Uniti, alle frontiere tra i due Paesi gli attacchi armati sono continuati. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Elisa Castellucci)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 202

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