Hillary Clinton annuncia nuove sanzioni contro la Corea del Nord
Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton è giunta a Seul. In agenda, colloqui con
i vertici sudcoreani per discutere di alleanze ma anche della tensione con la Corea
del Nord. Intanto, la Cina esprime preoccupazione per le manovre militari congiunte
Stati Uniti-Corea del Sud in programma per domenica nel Mar del Giappone. Il servizio
di Marco Guerra:
Mostrare
pieno sostegno agli alleati della Corea del Sud, lanciando un monito al regime comunista
di Pyongyang. Muove da queste ragioni la visita del segretario di Stato Usa, Hillary
Clinton, e del segretario alla Difesa, Robert Gates, giunti oggi a Seul. Il viaggio
diplomatico arriva a quattro mesi dall’affondamento della nave militare sudcoreana
da parte della Marina del nord e in piena fase di stallo nei colloqui a sei sul programma
nucleare di Pyongyang. Non sorprende quindi l’annuncio da parte della Clinton di nuove
sanzioni Contro la Corea del Nord. Il capo della diplomazia americana ha spiegato
che si tratta di misure che non toccheranno la popolazione civile, ma che “hanno lo
scopo di destabilizzare” le politiche del governo. Previsto, in particolare, il congelamento
di “asset individuali” e la "moral suasion" verso gli altri Paesi perché non “comprino
i beni proibiti dalla Corea del Nord”. Il segretario di stato americano si è però
detta pronta a tornare al tavolo delle trattative “in presenza di segnali sinceri
e positivi che finora non si sono visti”. In mattinata, i due esponenti dell’amministrazione
Usa hanno visitato la zona smilitarizzata tra le due Coree, l'area-cuscinetto larga
2,5 miglia, mentre da domenica prossima inizieranno le manovre congiunte di Stati
Uniti e Corea del Sud nel Mar del Giappone. "Un forte segnale a Pyongyang and Kim
Jong Il", ha affermato l'ammiraglio Willard, comandante delle forze americane nel
Pacifico.
Colloqui Obama-Cameron La data del 2014 è realistica,
la conferenza di Kabul ha segnato un netto passo in avanti. E’ il parere comune espresso
ieri a Washington dal presidente Usa, Barack Obama, e dal premier britannico, David
Cameron, durante il loro incontro alla Casa bianca. Ribadite le buone relazioni bilaterali
nonostante la delicatezza dei temi affrontati: il disastro della Bp e la sua presunta
responsabilità nel caso Lockerbie. Ci riferisce Elena Molinari:
Il conservatore
Cameron si è mosso con cautela durante la sua prima visita alla Casa Bianca del democratico
Obama, sottolineando la forte agenda comune: avere successo in Afghanistan, garantire
crescite economiche e sconfiggere il protezionismo. Il premier britannico ha anche
cercato di dissipare la nube allungata sui colloqui dalle perdite di un pozzo della
Bp. Cameron ha definito la marea nera una “catastrofe” e ha assicurato che è compito
della Bp chiudere la falla, ripulire, e pagare i risarcimenti. Ha ribadito, però,
che la British Petrolium è un’importante azienda per l’economia britannica e americana.
E’ stato affrontato anche il sospetto emergente in America che gli interessi economici
della Bp in Libia siano stati la reale motivazione dietro la liberazione di Al Megrahi,
uno dei terroristi di Lockerbie. Il premier britannico si è detto convinto che rilasciare
il terrorista fu assolutamente sbagliato, ma che è stata una decisione del governo
scozzese e non della Bp.
Yemen E’ salito ad almeno 40 vittime
il bilancio degli scontri in corso da quattro giorni in Yemen tra ribelli sciiti e
una tribù filogovernativa sostenuta dall’esercito. Le violenze rientrano nel quadro
di una lunga faida che va avanti dal 2004, costata la vita a centinaia di persone,
mentre almeno 350 mila abitanti della zona hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni.
Violenza
nel Caucaso Un gruppo di terroristi ha fatto irruzione all'alba di oggi in
una centrale idroelettrica della Kabardino-Balcaria, Repubblica del Caucaso settentrionale
russo, uccidendo due agenti di sicurezza e provocando alcune esplosioni che hanno
fermato l’impianto. Dopo l’attentato, il presidente russo, Dimitri Medvedev, ha chiesto
al capo dei Servizi segreti, Aleksandr Bornikov, di rafforzare la sicurezza delle
centrali. Sempre nel Caucaso russo, un altro attacco terroristico si è verificato
nella capitale della Cecenia, Grozny, dove un agente è morto e un altro è rimasto
ferito a seguito di un’esplosione.
Maree nere Mente nel golfo del
Messico prosegue il test di tenuta del tappo sulla falla del pozzo della Bp, nel Mar
della Cina si allarga la chiazza di petrolio fuoriuscita dai due oleodotti scoppiati
nei pressi del porto di Dalin. Le autorità cinesi stanno cercando di contenere con
ogni mezzo l'onda nera che sta per lambire le acque internazionali. Nel corso delle
operazioni di pulizia, ieri è morto un giovane pompiere mentre cercava di rimettere
in funzione una pompa sottomarina che era stata danneggiata. La stampa di Hong Kong
sostiene che ieri si è avuta la prima vittima della lotta contro l'onda nera: un giovane
vigile del fuoco anengato mentre cercava di rimettere in funzione una pompa sottomarina
che era stata danneggiata.
Turchia-Pkk Importante apertura del leader
del Partito dei lavoratori del Kurdistan, dopo l’attacco di ieri nella provincia di
Hakkari tra l’esercito turco e separatisti del Pkk. In un’intervista alla Bbc, Ocalan
ha annunciato la disponibilità a deporre le armi sotto la supervisione dell’Onu se
la Turchia accetterà la tregua e alcune rivendicazioni. Nessun commento da parte di
Ankara, che considera il Pkk un movimento terroristico. Nel frattempo questa notte,
nel est del Paese, si è verificata un’esplosione su un oleodotto che trasporta gas
naturale iraniano. All’inizio del mese era già avvenuta un’esplosione analoga su un
oleodotto che trasportava petrolio iracheno verso la Turchia. Della deflagrazione
erano stati accusati i ribelli separatisti curdi del Pkk.
Iran: Khamenei
accusa Usa e Regno Unito La Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei,
ha detto oggi che Teheran fermerà le azioni terroristiche sponsorizzate nel Paese
da “Stati Uniti, Gran Bretagna e regime sionista”, riferendosi al duplice attentato
suicida avvenuto giovedì scorso nel sudest del Paese, con un bilancio di 27 morti.
L'attacco, avvenuto davanti a una moschea sciita, è stato rivendicato dai “Soldati
di Dio”, un gruppo estremista sunnita da un decennio attivo con attentati e rapimenti
di poliziotti nel sudest dell'Iran, Paese dove oltre il 90 per cento della popolazione
è sciita. “La Repubblica islamica dell'Iran - ha aggiunto Khamenei - non permetterà
ai mercenari delle potenze arroganti di raggiungere i loro scopi. A tutte le autorità
è ordinato di affrontare con forza i nemici dell'unità del Paese e punirli”.
Romania Sono
stati riesumati a Bucarest, in Romania, i corpi del dittatore comunista, Nicolae Ceausescu,
e di sua moglie Elena per accertarne l’identità tramite l'esame del dna. Serviranno
diverse settimane per conoscere i risultati delle indagini. Dopo i prelievi, i corpi
verranno nuovamente inumati. Ceausescu fu al potere in Romania dal 1965 al 1989. Esautorato
dalle manifestazioni di piazza seguite al crollo del Muro di Berlino, cercò di fuggire,
ma fu arrestato, processato e giustiziato.
Fiat: Cda approva scorporo gruppo Il
Consiglio di amministrazione Fiat ha approvato la scissione parziale, a partire dal
1° gennaio 2011, con cui l’azienda torinese intende trasferire ad una società di nuova
costituzione, la Fiat Industrial S.p.A., alcune partecipazioni nel settore dei veicoli
industriali, della nautica, delle macchine agricole e per le costruzioni, oltre a
debiti finanziari. Da gennaio 2011 Fiat e Fiat Industrial saranno quotate separatamente.
Intanto, nel secondo trimestre 2010, il gruppo è tornato all’utile netto con 113 milioni.
I ricavi sono aumentati del 12,5%.
Messico Nuove intimidazioni dai
trafficanti di droga in Messico, quando ormai è guerra aperta tra le diverse bande
di narcos. Uno dei cartelli di Ciudad Juarez, dove giovedì scorso un’autobomba ha
provocato tre morti, ha minacciato di farne esplodere un'altra, da 100 chili. Nonostante
il rafforzamento delle truppe ordinato dai governi di Messico e Stati Uniti, alle
frontiere tra i due Paesi gli attacchi armati sono continuati. (Panoramica internazionale
a cura di Marco Guerra e Elisa Castellucci)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIV no. 202
E' possibile ricevere gratuitamente,
via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La
richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.