Cambogia: la Chiesa di Battambang, tra catechismo e sistema educativo
“Direi che in tutte le nostre attività siamo al 50%, ma dobbiamo fare di più e la
nostra priorità resta l’educazione”. Questo il bilancio che mons. Enrique Figaredo
Alvargonzales, vescovo gesuita spagnolo da dieci anni a capo della prefettura apostolica
di Battambang, fa dal sito della Chiesa cambogiana, ripreso dall'agenzia Asianews.
Battambang è uno dei tre distretti in cui è diviso il Paese, oltre al vicariato di
Phnom Penh e alla prefettura di Kompong Cham, per un totale di 19mila fedeli. Dall’inizio
del 2010 a Battambang sono state battezzate già 200 persone, ma urge la formazione
di catechisti e si sente la mancanza di fondi: “In questi anni ci siamo occupati dell’educazione
dei bambini poveri dall’asilo alla scuola primaria – ha proseguito il presule – ma
finanziamo alcuni giovani per permettere loro di frequentare la scuola secondaria
e l’università. Promuoviamo la cultura tradizionale, come le danze tradizionali khmer”.
La Chiesa di Battambang, dunque è una realtà fiorente in Cambogia, dove, durante il
regime di Pol Pot, tra il 1975 e il 1979, la presenza cattolica fu letteralmente azzerata,
ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti: “Voglio che i cattolici sposati siano più coinvolti
nella vita della Chiesa come lo sono i giovani”, ha concluso il vescovo. (R.B.)