Namibia: dopo i Mondiali di calcio denunciato un aumento della tratta di esseri umani
La tratta di donne e ragazze namibiane e sudafricane destinate all’industria del sesso
ha subito un deciso aumento dopo la fine dei recenti mondiali di calcio in Sudafrica.
La denuncia è del Movimento delle donne cattoliche della Namibia (Ncwm) e conferma
i timori e gli allarmi lanciati alla vigila della Coppa del mondo dalle Chiese cristiane
sudafricane e da altre organizzazioni. In una dichiarazione pubblicata sul quotidiano
locale “New Era” e ripresa dall’agenzia Apic, l’organizzazione femminile cattolica
afferma che queste giovani donne sono state destinate al mercato della prostituzione.
Molti casi non sono stati denunciati e il Ncwm invita le famiglie a segnalare casi
sospetti alla polizia. Essa esorta altresì il Ministero namibiano delle Pari opportunità
e dell’infanzia, a prendere sul serio il problema e il governo ad adottare una legislazione
ad hoc contro la tratta di esseri umani. Nel Paese, infatti, manca a tutt’oggi una
legge in materia. Il rischio che i Mondiali di Calcio potessero alimentare il già
fiorente mercato di esseri umani in Sudafrica è stato più volte segnalato dalla Conferenza
episcopale sudafricana che negli ultimi due anni ha lavorato per proteggere le potenziali
vittime della tratta, in particolare attraverso programmi di sensibilizzazione. (L.Z.)