Ghana: l’educazione cristiana come “arma” per superare i conflitti tribali
L’educazione e l’istruzione nella fede cattolica possono essere “l’arma” più efficace
per superare i conflitti tribali che devastano il nord est del Ghana. Ne è convinto
mons. Vincent Sowah Boi-Nai, vescovo di Yendi, che ha già creato diverse scuole primarie
ed ha deciso di offrire corsi di alfabetizzazione nelle parrocchie del posto. Il nord
est del Ghana non ha vita facile: regione arida e spoglia, divisa tra le tribù dei
Dagomba, Gonja, Nanumba e Konkomba, nel corso degli anni è stata al centro di scontri
cruenti. In questo contesto, dice mons. Sowah Boi-Nai, “un’educazione cristiana può
dare un maggiore contributo allo sviluppo generale”. Per portare avanti il suo progetto,
il presule si è rivolto ad “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs) perché contribuisse
alla missione attraverso la distribuzione gratuita della “Bibbia del fanciullo”. Si
tratta di un piccolo libro di 100 pagine, pubblicato da Acs per la prima volta nel
1979 e contenente una selezione di brani della Bibbia, riscritti in modo facilmente
accessibile per i bambini. Il testo originale è della teologa tedesca Eleonore Beck.
“La mancanza di materiali educativi, come ad esempio una Bibbia che sia facilmente
comprensibile dai bambini – sottolinea il vescovo di Yendi - rappresenta un ostacolo
alla diffusione del cristianesimo”. A questo scopo, padre Joseph Mazur, coordinatore
del Centro Biblico del Buon Pastore di Yendi, ha pensato ad una traduzione in lingua
Konkomba del volume. “I Konkomba sono molto aperti verso la fede cristiana” dice il
religioso, aggiungendo che “educarli è quindi un compito importante. Il messaggio
di Cristo – continua padre Mazur - aiuta a creare una consapevolezza che va oltre
i confini tribali. Quando la gente capirà che abbiamo un destino comune, che siamo
tutti figli di Dio, allora diventerà possibile immaginare un nuovo modo di stare insieme
e potremo anche progettare dei piani comuni di sviluppo nei villaggi”. Nel 2009 Acs
aveva promesso di finanziare la stampa e l’invio di 10.000 copie della Bibbia del
Fanciullo nella lingua Konkomba. Adesso i libri sono in viaggio per il Ghana. (I.P.)