2010-07-20 16:28:23

Ghana: l’educazione cristiana come “arma” per superare i conflitti tribali


L’educazione e l’istruzione nella fede cattolica possono essere “l’arma” più efficace per superare i conflitti tribali che devastano il nord est del Ghana. Ne è convinto mons. Vincent Sowah Boi-Nai, vescovo di Yendi, che ha già creato diverse scuole primarie ed ha deciso di offrire corsi di alfabetizzazione nelle parrocchie del posto. Il nord est del Ghana non ha vita facile: regione arida e spoglia, divisa tra le tribù dei Dagomba, Gonja, Nanumba e Konkomba, nel corso degli anni è stata al centro di scontri cruenti. In questo contesto, dice mons. Sowah Boi-Nai, “un’educazione cristiana può dare un maggiore contributo allo sviluppo generale”. Per portare avanti il suo progetto, il presule si è rivolto ad “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs) perché contribuisse alla missione attraverso la distribuzione gratuita della “Bibbia del fanciullo”. Si tratta di un piccolo libro di 100 pagine, pubblicato da Acs per la prima volta nel 1979 e contenente una selezione di brani della Bibbia, riscritti in modo facilmente accessibile per i bambini. Il testo originale è della teologa tedesca Eleonore Beck. “La mancanza di materiali educativi, come ad esempio una Bibbia che sia facilmente comprensibile dai bambini – sottolinea il vescovo di Yendi - rappresenta un ostacolo alla diffusione del cristianesimo”. A questo scopo, padre Joseph Mazur, coordinatore del Centro Biblico del Buon Pastore di Yendi, ha pensato ad una traduzione in lingua Konkomba del volume. “I Konkomba sono molto aperti verso la fede cristiana” dice il religioso, aggiungendo che “educarli è quindi un compito importante. Il messaggio di Cristo – continua padre Mazur - aiuta a creare una consapevolezza che va oltre i confini tribali. Quando la gente capirà che abbiamo un destino comune, che siamo tutti figli di Dio, allora diventerà possibile immaginare un nuovo modo di stare insieme e potremo anche progettare dei piani comuni di sviluppo nei villaggi”. Nel 2009 Acs aveva promesso di finanziare la stampa e l’invio di 10.000 copie della Bibbia del Fanciullo nella lingua Konkomba. Adesso i libri sono in viaggio per il Ghana. (I.P.)








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